Come da disposizioni di legge é iniziata a fine ottobre la commercializzazione e quindi l’atteso consumo del Vino Novello, il Beaujolais made in Italy, un vino prodotto con la particolare tecnica della macerazione carbonica.
Nata in Francia negli anni ’30, questa tecnica prevede l’immissione di grappoli di uva sani e interi, in un contenitore chiuso ermeticamente in cui viene immessa anidride carbonica.
Si verifica così, per l’assenza di ossigeno, un processo di fermentazione alcolica intracellulare, l’uva non viene quindi pigiata, ma sottoposta a macerazione per minimo 10 giorni, a una temperatura intorno ai 30°C.
Il vino novello francese prevede l’uso di uve 100% Gamay, e l’utilizzo esclusivo della macerazione carbonica come metodo di vinificazione, mentre in Italia è consentito l’uso di ben 60 vitigni diversi basati su uve Dop e Igp, e le uve vinificate con il metodo della macerazione carbonica devono essere solo il 40% (inizialmente era appena il 30%), con la parte restante che può essere vinificata con tecniche tradizionali.
In Italia quindici anni fa se ne producevano oltre 16 milioni di bottiglie (in Puglia 900mila) per poi scendere progressivamente sino ai circa 3,5 milioni attuali di cui circa 250mila in Puglia.
All’origine del calo di produzione c’è una serie di fattori, a partire dalla limitata conservabilità, fino alla tecnica di produzione, la macerazione carbonica, che è più costosa di circa il 30 per cento rispetto a quelle tradizionali
È importante anche chiarire che il Vino Novello non è un vino nuovo, inteso come vino che ha potenziale di invecchiamento ma viene consumato giovane. Il vino Novello, infatti, a causa della sua ridotta tannicità, non è adatto a essere fatto invecchiare e pertanto deve essere consumato subito, nello stesso anno della vendemmia, alcuni dicono entro un massimo di sei mesi per poter garantire ai consumatori un prodotto di qualità con caratteristiche organolettiche inalterate.
Il vino Novello è l’ideale per chi ama un vino leggero e dalla facile beva, ricco di aromi e profumi, ha una gradazione alcolica di minimo 11%, può essere sia fermo che frizzate e si presenta di un colore rosso rubino con riflessi violacei. Passando ai profumi sono prevalenti i frutti rossi come fragola, lampone e ciliegia.
Va servito in un calice dalle dimensioni medie e alla temperatura di 10-14ºC con un sapore leggero e fresco, e, come dicevamo precedentemente, un aroma fruttato.
Tra gli abbinamenti più classici ci sono sicuramente le castagne prodotto di stagione proprio durante il periodo di produzione, ma il vino novello è ottimo anche quando in tavola ci sono funghi e formaggi. Prosit.
INIZIATA LA COMMERCIALIZZAZIONE DEL VINO NOVELLO 2022
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