La presentazione nei giorni scorsi del rendiconto sociale INPS 2022 ha assunto un particolare significato soprattutto come rendiconto di fine mandato del Comitato Regionale Puglia guidato da Giuseppe Deleonardis.

“Senz’altro positivo - sottolinea Deleonardis – di questi quattro anni in cui ci siamo trovati, in due di essi, in una fase molto delicata per la pandemia.

E’ un bilancio positivo al di là di alcune… chiacchiere che hanno tentato negli anni scorsi di demonizzare spesso l'Istituto, invece abbiamo riversate sull'INPS tutta una serie di importanti prestazioni a cominciare dalla cassa integrazione.

Il mio giudizio è fortemente positivo anche se è rimasto il cruccio su un’attività che avevamo chiesto alla Regione Puglia, l'internalizzazione o la convenzione sulle prestazioni delle invalidità civili affinché i servizi venissero svolti direttamente non più dalle ASL, che oggi lo svolgono con le Commissioni di lavoro esterno, ma dall’INPS con evidenti riduzioni economici ma soprattutto di tempi”.

Ma dopo l’attività positiva dell'Inps parliamo di migranti, extracomunitari e caporalato. La domanda è: ma il caporalato è stato sconfitto, se ne parla sempre di meno.

“No, il caporalato c’è, è forte ed è aumentato. Si è allentata invece l'attenzione da parte delle istituzioni anche a livello regionale: la legge 28 

non ha funzionato e non sta funzionando anche in termini di controllo. La legge 28 prevedeva il blocco dei finanziamenti a chi non ha il contratto nazionale integrativo. Noi abbiamo in giro una diffusione delle evasioni contrattuali ai salari contrattuali. Abbiamo salari che non vanno oltre i 35/40€ mediamente con i soggetti più fragili come donne e immigrati a fronte di 7/8 ore di lavoro nel migliore dei casi.

No, confermo  - continua Deleonardis - che la situazione è peggiorata perché se noi vediamo il quadro complessivamente con la 199 con i primi cinque articoli che riguardano i vari interventi della legge, sono pochissime le aziende che sono state denunciate dal punto di vista penale o hanno avuto arresti o hanno avuto condanne sono proprio pochissime. Eppure i dati ispettivi parlano chiaro: l'agricoltura la fa da padrona quindi i dati dimostrano che l'attività ispettiva è molto esigua, parliamo neanche dell’1% delle imprese sulle 16.800 imprese che dai dati INPS abbiamo stimato registrate”.

Ma allora mancano le ispezioni ed i controlli, grandi sono le situazioni di inadempienze contrattuali e conseguentemente forte il  lavoro nero: quindi è un fenomeno principalmente culturale che va combattuto non solo con le leggi, ma va ripresa l'idea dei diritti dalla cultura dei diritti.

 

 

È stata inviata oggi 29 Dicembre 2023 alla Commissione europea la richiesta di pagamento della quinta rata del PNRR italiano.

Tra i 52 obiettivi inseriti nella rata, del valore complessivo di 10,6 miliardi di euro, figurano importanti investimenti nei comparti dell’agricoltura, per aumentare l’efficienza dei sistemi di irrigazione e per implementare la produzione di energia verde, del settore idrico, con nuove opere per il potenziamento delle condotte, dei sistemi di depurazione e per la riduzione delle perdite di rete, dell’ambiente, con la realizzazione di nuovi impianti e l’ammodernamento di quelli esistenti per la valorizzazione dei rifiuti, del trasporto pubblico locale, con il rafforzamento del parco autobus a emissioni zero e di metropolitane, tram e bus rapid transit, delle infrastrutture, con l’elettrificazione della linea ferroviaria del Mezzogiorno e con l’alta velocità lungo la tratta Salerno-Reggio Calabria, della cultura, con l’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei, della scuola, con la realizzazione di nuovi plessi ad alta efficienza energetica, del patrimonio immobiliare pubblico, con la costruzione di nuovi edifici dell’amministrazione della giustizia e l’ammodernamento di quelli esistenti, della sanità, con l’implementazione di moderni sistemi di cura legati alla telemedicina, della Pubblica Amministrazione, con interventi per la transizione al digitale, e dell’università, con l’assegnazione di borse di studio e il finanziamento di progetti di ricerca. 

In tema di riforme sono stati raggiunti importanti obiettivi, come la piena operatività del sistema nazionale di e-procurement per l’acquisizione di beni, servizi e informazioni in via telematica, la riorganizzazione del sistema scolastico, l’entrata in vigore delle misure legate alla concorrenza e al quadro legislativo degli appalti pubblici.

In linea con quanto avvenuto con le precedenti richieste di pagamento, il versamento dell’importo dovuto, che si aggiungerà ai 101,9 miliardi di euro delle prime quattro rate, dovrebbe avvenire nei prossimi mesi, al termine del consueto iter di valutazione previsto dalle procedure europee e finalizzato a verificare l'effettivo raggiungimento degli obiettivi e delle milestones previste. L’Italia, come accaduto per la quarta rata, è il primo Stato membro Ue a chiedere formalmente anche il pagamento della quinta rata del PNRR.

Un anno interlocutorio. Così gli analisti economici hanno definito, unanimemente, il 2023 appena trascorso. Ma nel generalizzato rallentamento dei consumi globali, dei commerci, degli ordinativi e degli investimenti, come ha reagito la Puglia? A offrire un quadro dettagliato è il 21° Sismografo realizzato dall’Ufficio Studi di Unioncamere Puglia.

L’economia regionale nel 2023 ha fatto segnare andamenti positivi nella natimortalità aziendale. Il saldo fra le iscrizioni e le “cessazioni non d’ufficio” in Puglia è stato infatti di +3.154 imprese, con un tasso di crescita di +0.82%, il migliore del Sud Italia dopo la Campania (+1,04%). Anche a seguito di questo andamento, lo stock di imprese della regione al 31 dicembre 2023 si è posizionato su 380.488 aziende registrate.

«Un segnale molto incoraggiante – afferma Luciana Di Bisceglie, presidente di Unioncamere Puglia – viene dall’occupazione, che a fine anno ha fatto segnare 1.058.896 addetti, con un incremento di 24.591 posizioni lavorative rispetto al 2022 (+2,3%). I dati occupazionali pugliesi, quindi, ricalcano l’andamento espansivo italiano, seppure con differenze settoriali».

La dimensione aziendale e la natura societaria influiscono sul dinamismo delle imprese. «C’è un vorticoso aumento delle società di capitale, ben 4mila in più, – commenta Luigi Triggiani, Segretario Generale di Unioncamere Puglia - mentre società di persone e le imprese individuali calano. Stessa sorte per le microimprese con meno di cinque dipendenti, diecimila in meno in un anno».

Lo studio affronta anche le conseguenze della demografia sull’economia regionale. Al 1° gennaio 2023 in Puglia risiedevano 4.052.566 persone, oltre 144mila in meno del 2011 (-3,5%). «La Puglia è una regione sempre meno popolosa e più anziana - prosegue la presidente Di Bisceglie - con ultrasessantacinquenni che sono quasi il doppio dei bambini. Ciò riduce l’ampiezza del bacino di mercato, ma anche la disponibilità di forza lavoro qualificata, impattando sia sulla domanda, sia sull’offerta espressa dalle imprese».

Riguardo l’export, in linea con l’Italia e le economie del G7, anche per la Puglia il 2023 è stato un anno di contrazione dei traffici internazionali per valore. Fino al 30 settembre 2023 la Puglia ha esportato merce per un controvalore inferiore di 27 milioni di euro a quello del medesimo periodo del 2022. «? una dinamica - spiega il Segretario Generale Triggiani - dovuta soprattutto allo sgonfiarsi dell’inflazione e anche ad una minore domanda globale di beni. Sono però ottimi i numeri di Germania (primo partner commerciale della Puglia, con oltre un miliardo e 200mila euro di merce esportata, Stati Uniti e Francia. Bene anche Turchia e Regno Unito». A livello di internazionalizzazione dei comparti, sorprendente il colpo di coda del lapideo (+224milioni) e dell’industria alimentare e delle bevande (+147mln e 50mila tonnellate di merce in più). Molto positivi anche automotive (+82mln) e meccanica (+76mln).

In sintesi, nel 2023 l'economia pugliese nel complesso è cresciuta, ma con un'intensità contenuta, in un quadro però di complessivo rallentamento rispetto al 2022. 

 

Premio Nazionale per l’innovazione, trionfo della Puglia nelle categorie Industrial e Cleantech&Energy
 
I Team Foreverland e Preinvel si aggiudicano i premi del PNI 2023 concluso oggi a Milano 
 
Delli Noci: vince la Puglia dell’Innovazione
 
 
 
La Puglia trionfa anche quest’anno al Premio Nazionale per l’Innovazione, la principale competizione italiana tra piani d’impresa innovativa organizzata dall’Associazione Italiana degli Incubatori Universitari e delle Business Plan Competition PNI Cube. 
Due team: Foreverland e Preinvel, vincitori rispettivamente del primo e del terzo posto alla Start Cup Puglia 2023, il Premio regionale dell’innovazione organizzato da ARTI – Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, in collaborazione con Regione Puglia, PNI e Comitato Promotore, hanno trionfato anche al Premio nazionale per l’Innovazione che si è svolto il 30 novembre e il 1° dicembre a Milano nella sede della Regione Lombardia.
Quattro le categorie in gara (Industrial, Life Science-MedTech, Ict, IREN Cleantech&Energy,) nelle quali i 70 team provenienti da sette regioni italiane si sono sfidati a colpi di pitch nel corso della finale del 30 novembre riducendosi a 16 super finalisti per la giornata del 1° dicembre. 
Alla competizione hanno partecipato tutti i vincitori di Start Cup Puglia 2023: Foreverland; My Bon; Ember Laptops; Preinvel; Flying Demon.
 
Il team Foreverland, vincitore della categoria Industrial, è composto da Giuseppe D'Alessandro, Massimo Sabatini, Riccardo Bottiroli e Massimo Brochetta ed è supportato dall’Università di Bari. Ha ideato e prodotto il primo cioccolato mediterraneo senza cacao prodotto con una riduzione dell’80% delle emissioni di CO2 e del 90% del consumo di acqua rispetto al cacao, utilizzando carrube italiane. 
Il team di Preinvel, vincitore della categoria Cleantech&Energy è composto da: Angelo Di Noi; Francesco Ribezzo; Rocco Rizzo; Gaetano Di Bari; Gioele Rampinelli; Gino Tafuto; Nicola Francesco Ventafridda; Laura Aquaro e Simone De Donno ed è anch’esso supportato dall’Università di Bari. Ha progettato e brevettato il primo filtro fluido dinamico capace di abbattere le emissioni industriali utilizzando gli effetti filtranti dei flussi di aria. La tecnologia si basa sul principio di Bernoulli per generare aree di alta depressione e catturare polveri fini inferiori a 0.5 micron prodotte da attività civili ed industriali. Una tecnologia con costi di manutenzione prossimi allo zero, poiché non prevede sistemi di cattura meccanici o elettrici. Entrambi i team hanno vinto un premio da 25mila euro.
 
La Puglia quest’anno, ha raccolto ottimi risultati vincendo anche diversi premi speciali. 
Foreverland ha vinto anche il premio speciale Unicredit Start Lab (accesso alla piattaforma e programma di mentoring) Preinvel ha vinto anche il premio Nobento e iVision per la miglior startup sostenibile (10mila euro) e la menzione Encubator (accesso diretto alla semifinale dell’edizione 2023-2024 il 18 gennaio a Milano) altre due startup pugliesi AGR-E e Servati hanno vinto la borsa di studio per un soggiorno/scambio in Francia “Premio Young Entrepreneur Program-YEP”.
 
“La Puglia e il suo ecosistema dell’Innovazione - ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci -  portano a casa un grande risultato di cui non possiamo che essere orgogliosi. Questo fermento straordinario che oggi presentiamo al Paese intero è frutto di anni di lavoro, che ha coinvolto attivamente la Regione Puglia con misure e azioni specifiche capaci di dare un forte impulso alla creazione di startup e Pmi innovative. Un lavoro sinergico, di una squadra di cui fanno parte il sistema delle imprese, le Università, i centri di ricerca e i distretti tecnologici. I miei complimenti ai vincitori, la Puglia è orgogliosa di voi!”. 
 
Con le startup anche Stefano Marastoni di ARTI, responsabile Area Potenziamento del SIR e innovazione nelle imprese e referente della Start Cup Puglia, che ha sostenuto i finalisti pugliesi attraverso sessioni di accompagnamento alla formulazione del piano di impresa.
“Anche quest’anno la Puglia è in finale e trionfa al PNI - spiega Marastoni - in 16 edizioni della nostra Start Cup abbiamo sviluppato due qualità principali: la prima è quella di accompagnare idee di business early stage  verso la formulazione di un progetto imprenditoriale vero e proprio, la seconda è la capacità di selezionare i progetti più innovativi che riescono a competere anche a livello nazionale”.
 
Il Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), promosso da PNICube è organizzato, in questa edizione del 2023, in collaborazione con Regione Lombardia e le Università Milano-Bicocca, Politecnico di Milano, Università Bocconi e Università Statale di Milano, coordinate dall’ecosistema pubblico-privato “MUSA” con la main partnership del Gruppo Iren, di Nobento-iVision, di Gilead e di AlmavivA.
 
Dalla prima edizione del 2003, sono 1.088 i progetti di startup innovative ad aver preso parte al PNI, con una media di oltre 50 l’anno. Ad oggi più del 50% dei progetti si sono trasformati in imprese innovative operanti sui mercati. La Giuria, oltre ai quattro premi da 25.000 euro ciascuno, ha decretato un vincitore assoluto che ha vinto la Coppa dei Campioni, si tratta della startup Focoos AI di startcup Piemonte e Valle d’Aosta supportata dal Politecnico di Torino.

 

È nei campi assolati della Puglia, regione ubicata nel Sud, dell’Italia, che inizia il viaggio di Granoro, uno dei principali produttori italiani di pasta 100% made in Puglia. Un viaggio fatto di passione, innovazione e attenzione alla sostenibilità, fin dalla nascita dell’azienda. 

Dal 19 al 23 ottobre questa storia di eccellenza farà tappa al Salone Internazionale dell’Alimentazione (SIAL) di Parigi, una delle vetrine più importanti al mondo per il settore agroalimentare, dove Granoro si presenterà con le sue linee premium e biologiche. Nell’ambito di uno degli eventi più prestigiosi al mondo per i professionisti del food&beverage, il Pastificio sarà presente nella Hall 1 Pavilion E046 con un obiettivo chiaro: testimoniare il proprio impegno concreto verso un futuro più verde e tracciabile, attraverso i suoi prodotti.

 

Al centro di questa partecipazione c’è infatti la linea “Granoro Dedicato”, una pasta prodotta esclusivamente con grano 100% coltivato in Puglia, risultato di un progetto di filiera che mette al centro il territorio, i suoi agricoltori e le pratiche sostenibili che rispettano la terra.

Questa stretta collaborazione permette di garantire un prodotto di altissima qualità, tracciabile dal campo alla tavola grazie alla tecnologia blockchain e alla soluzione My Story™ di DNV. Inquadrando il QR code presente sulle confezioni di pasta, i consumatori possono immergersi nell'esplorazione di ogni fase della produzione e risalire a informazioni fondamentali, dalla geolocalizzazione del campo di provenienza, alla raccolta del grano. Un gesto semplice, come scansionare un codice, si trasforma in un viaggio che rivela l’origine del grano e la cura dietro ogni pacco di pasta.

 

La storia della Linea GranoroDedicato non racconta solo il gusto di una terra, ma anche il rispetto dell’ambiente da cui proviene.

 

Il profondo impegno di Granoro nel ridurre il proprio impatto ambientale si manifesta, quindi, attraverso scelte e azioni concrete. Tra queste, figura anche il packaging della linea “Dedicato” e Biologica, entrambe realizzate in carta riciclabile - Aticelca® 501 certificata FSC, proveniente da foreste gestite responsabilmente. Questa soluzione consente di ridurre l'uso della plastica del 35% per ogni confezione e diminuire le emissioni in atmosfera di CO2.

 

Accanto a “Dedicato”, Granoro presenterà con orgoglio anche la sua “Linea Bio”, realizzata con grano duro biologico coltivato in Italia. Questa linea non solo è emblema di una pasta di alta qualità, ma celebra anche la riscoperta di grani antichi, unendo storicità e innovazione per offrire un prodotto che tutela la biodiversità e le tradizioni agricole italiane. È un ritorno alle origini, ma con uno sguardo rivolto al futuro: una postura che è nel DNA dell’azienda orientata alla ricerca del meglio per costruire un domani virtuoso, partendo dall’eredità.

 

Il SIAL di Parigi è un palcoscenico internazionale a cui l’azienda partecipa dalle primissime edizioni. I mercati mondiali, infatti, riconoscono l’impegno di Granoro e rispondono con entusiasmo. Michele Dell’Aquila, export manager dell’azienda, esprime tutta la sua soddisfazione: «L'export ha registrato una crescita significativa nei primi otto mesi del 2024 con un incremento complessivo del 18% sui mercati esteri. Questo trend positivo coinvolge i nostri marchi principali, come i Classici, la Linea Dedicato, la Linea Biologica e il Gluten Free. Tutte hanno evidenziato ottime performance nell’ultimo anno, confermando l'interesse crescente degli amanti della pasta per prodotti di alta qualità e ottenuti nel rispetto della sostenibilità energetica e ambientale».

 

Partecipare al SIAL è da sempre per Granoro una tappa fondamentale del suo viaggio verso il consolidamento del suo ruolo di ambasciatore della qualità italiana e pugliese. Un momento per salutare i clienti a cui è legata da anni di grande collaborazione commerciale e incontrare nuovi clienti che giungono da ogni parte del mondo.

Un viaggio per raccontarsi e conquistare nuovi mercati e palati, con la stessa dedizione e amore verso il territorio che da sempre guidano e contraddistinguono l’azienda nelle sue scelte.

 

Nella giornata odierna il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha promulgato la L.R. 37, “Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2024 e bilancio pluriennale 2024–2026 della Regione Puglia (legge di stabilità regionale 2024)”, e la L.R. 38, “Bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2024 e pluriennale 2024-2026”. Il testo di entrambe le leggi è stato inviato al Bollettino Regionale per la pubblicazione.

“Le nostre politiche di bilancio mirano a garantire i servizi essenziali per la comunità, tutelare i diritti, senza distinzioni e senza lasciare indietro nessuno e a dare un impulso concreto allo sviluppo dei territori e delle attività produttive che sono il cuore pulsante della nostra Regione”, ha commentato il presidente Michele Emiliano.

Tra le misure del bilancio di previsione della Regione Puglia per l’esercizio finanziario 2024 e pluriennale 2024-2026, l’esenzione IRAP per gli enti del terzo settore e lo stanziamento di un milione di euro per una nuova misura con programmi di microfinanza, inclusi quelli relativi al microcredito sociale, quale strumento di lotta alla povertà e all’esclusione sociale attraverso servizi finanziari e non finanziari destinati alla copertura di spese mediche, canoni di locazione, spese per l'accesso all'istruzione scolastica e tariffe per l'accesso a servizi di trasporto ed energetici.

In materia di sanità, la Legge di Bilancio pugliese stanzia 50 milioni di euro, che vanno a incrementare la dotazione complessiva del Servizio sanitario regionale. Finanziate, inoltre, le scuole di specializzazioni mediche di Lecce e di Taranto, con uno stanziamento, rispettivamente, di 5 milioni e 700 mila euro e di 1 milione e 900 mila euro. Confermata anche per il prossimo anno la dotazione di 5 milioni di euro destinata al sostegno delle famiglie con persone autistiche.

Al trasporto pubblico locale è destinata una dotazione di 165 milioni di euro; incrementato a 13 milioni di euro il finanziamento per il trasporto degli studenti disabili. Con un milione di euro è stata implementata la dotazione finanziaria che potenzia i servizi legati alla mobilità ampliando le risorse per i collegamenti turistici regionali, per confermare il collegamento via autobus tra l’aeroporto internazionale di Bari e il sistema turistico del Gargano denominato “Gargano Easy To Reach”. Il servizio verrà esteso anche ad altre destinazioni pugliesi, favorendo i collegamenti da e per gli aeroporti regionali di Bari, Brindisi e Foggia.

Previsto uno stanziamento di 400 mila euro per rafforzare le azioni contro la violenza di genere mediante un programma di sostegno ai centri antiviolenza e di formazione specializzata per forze dell’ordine, magistrati e medici.

In programma, inoltre, l’istituzione della Filiera del Coraggio, premio annuale per le imprese che scelgono di opporsi a qualsiasi condotta estorsiva o ad altre modalità di penetrazione criminale nelle relazioni economiche 

Nella giornata di oggi il presidente Emiliano ha, inoltre, emanato il R.R. 15, “Regolamento per la disciplina dell’assunzione o del rimborso degli oneri di difesa in favore dei dipendenti e degli amministratori della Regione Puglia coinvolti in procedimenti giudiziari per responsabilità civile, penale o amministrativa-contabile”. Il testo è stato inviato al Bollettino Regionale per la pubblicazione.

Il R.R. 15 prevede la possibilità di riconoscere ai dipendenti e degli amministratori della Regione Puglia gli oneri di patrocinio legale in caso di apertura di un procedimento di responsabilità civile, penale o amministrativa-contabile per fatti o atti direttamente connessi all’espletamento del servizio e all’adempimento dei compiti d’ufficio o all’esercizio del mandato. a condizione che non sussista conflitto di interessi con l’Ente.

Prevista esclusione dal rimborso degli oneri di difesa per il dipendente o l’amministratore che omette la preventiva comunicazione all’Amministrazione regionale dell’esistenza del procedimento di responsabilità civile, penale, amministrativo-contabile in cui è coinvolto. Analogamente escluso il patrocinio legale per i dipendenti e gli amministratori beneficiari di una polizza assicurativa stipulata per la copertura dei rischi relativi alle spese sostenute per la difesa nei giudizi promossi nei loro confronti, in conseguenza di atti e fatti direttamente connessi all’espletamento del servizio e/o all’adempimento dei compiti istituzionali (art. 5).

 

 Dispositivi e sensori digitali di precisione per l’alimentazione automatizzata dei bovini, sistemi di monitoraggio del peso e misuratori del metano emesso dai ruminanti per produzioni di qualità attente al benessere animale e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Questi sono alcuni dei risultati di PLF4Milk, nell’ambito del progetto Agridigit per l’agricoltura di precisione finanziato dal MASAF, realizzati dal CREA Zootecnia e Acquacoltura  e presentati oggi a Roma alla presenza dei rappresentanti dei partner e di importanti stakeholders del settore, tra cui Riccardo Negrini, AIA (Associazione Italiana Allevatori), Angelo Stroppa (Consorzio Tutela Grana Padano), Marco Nocetti (Consorzio formaggio Parmigiano Reggiano), Vittorio Emanuele Pisani (Consorzio Tutela Provolone Valpadana), Simona Caselli (Granlatte Società Cooperativa Agricola) e Paolo Bulgarelli (gruppo Lactalis).

Il progetto - dichiara il responsabile scientifico Fabio Abeni, ricercatore del CREA  Zootecnia e Acquacoltura - nasce dall’esigenza di impostare un quadro complessivo dei dati disponibili in formato digitale, in particolare quelli provenienti da sensori e altri sistemi informativi presenti a livello aziendale nell’allevamento bovino e bufalino, con l’obiettivo di sviluppare sistemi di supporto alle decisioni, per migliorare l’efficienza del processo produttivo e la qualità del benessere animale”.

I dispositivi e i sensori digitali testati nel sottoprogetto vanno dai sistemi di alimentazione, agli analizzatori automatizzati del latte, alle videocamere per la valutazione dello stato di ingrassamento dei bovini, passando per i misuratori del metano emesso dai ruminanti, fino alle tecnologie wireless per monitorare lo stato del benessere animale. Partendo dalla memorizzazione della ricetta per la preparazione giornaliera dell’alimentazione delle bovine, il sistema di alimentazione automatizzato inserisce, miscela e distribuisce la dieta prevista, quando -nei suoi giri di controllo e avvicinamento del foraggio alla mangiatoia delle bovine- rileva che è necessaria una nuova distribuzione di alimento fresco. Allo stesso tempo, il dispositivo è in grado di registrare tutte le operazioni che esegue e, quindi, consente all’allevatore un monitoraggio delle quantità di alimento distribuito e degli orari in cui questo avviene. L’analizzatore automatizzato del latte testa micro-campioni raccolti in sala di mungitura e convogliati direttamente in questo dispositivo che, automaticamente, determina markers indicatori dello stadio riproduttivo della bovina, la condizione di salute della mammella e il suo stato nutritivo. Una videocamera per la valutazione dello stato di ingrassamento della bovina al termine di ogni mungitura, attraverso tecniche di analisi d’immagine computerizzata, fornisce all’allevatore un punteggio che va da 1 (vacca magra) a 5 (vacca troppo grassa). Poi, è stato sviluppato il protocollo di utilizzo di un misuratore di metano emesso dal ruminante che, in modo veloce, facile e sicuro, consente il rilevamento in tempo reale e ad alta sensibilità del gas a distanza. Infine, per migliorare lo stato di benessere dell’animale, è stato messo a punto un zoometer che, utilizzando un telemetro laser, acquisisce parametri a distanza per eseguire misurazioni lineari, angolari e di superficie calibrate. La comunicazione tra zoometer e smartphone è bluetooth. Le misure vengono tradotte in un valore di body condition score (BCS) tramite un’app dedicata.

Il principale risultato ottenuto è stato quello di un maggiore controllo sul processo produttivo, con particolare attenzione al benessere animale e ai conseguenti vantaggi sull’efficienza del sistema, con ricadute positive anche per le successive fasi di trasformazione del latte. La gestione digitalizzata sia dell’alimentazione della bovina da latte sia delle emissioni di metano nella produzione bufalina consentiranno un ulteriore passo avanti nella riduzione dell’impatto ambientale prodotto dall’allevamento di ruminanti. Infine, una delle principali prospettive nell’adozione delle tecnologie digitali negli allevamenti bovino e bufalino è quella di poter identificare in modo automatizzato nuovi caratteri relativi al benessere animale e alla maggiore efficienza di utilizzo degli alimenti, riducendo le emissioni climalteranti.

 

 
 Dal 5 all´8 novembre a Rimini la ventisettesima edizione di Ecomondo: l´applicazione dell´intelligenza artificiale all´economia circolare tra i temi al centro dell´edizione 2024, dal monitoraggio ambientale alla gestione sostenibile delle risorse idriche


Ecomondo, l´evento di riferimento in Europa per la green e circular economy, torna alla Fiera di Rimini dal 5 all´8 novembre 2024. Organizzata da Italian Exhibition Group (IEG), la manifestazione, giunta alla sua ventisettesima edizione, rappresenta un hub internazionale strategico per esplorare le soluzioni tecnologiche e le politiche necessarie per realizzare una visione di sviluppo sostenibile a livello globale.
L´evento rappresenta un´occasione fondamentale per fare il punto sullo stato di adozione, a livello italiano, europeo e internazionale dell´economia circolare nelle principali filiere industriali in linea con i progetti del PNRR e del Green Deal Europeo.
La fiera propone un ampio e autorevole programma di conferenze, workshop, convegni e seminari. Gli eventi sono curati dal Comitato Tecnico Scientifico, composto da un pool di oltre 80 esperti e presieduto dal Professor Fabio Fava, in collaborazione con istituzioni nazionali e internazionali, associazioni di categoria, consorzi, agenzie e federazioni di settore. I partecipanti avranno l´opportunità di aggiornarsi sulle ultime tendenze, tecnologie e normative del settore, nonché di confrontarsi con esperti e professionisti di calibro internazionale.
L´Intelligenza artificiale sarà un tema chiave dell´edizione 2024 che verrà approfondito in tutte le macroaree tematiche della fiera, dimostrando il suo ruolo cruciale nell´accelerare la transizione verso un´economia circolare e sostenibile. Secondo un recente studio condotto da EY Italy AI Barometer, l´Italia si posiziona al terzo posto in Europa per tasso di adozione dell´IA nelle imprese, con l´85% delle aziende che utilizza almeno una tecnologia di intelligenza artificiale. Ecomondo 2024 si propone come piattaforma ideale per esplorare queste potenzialità nel contesto della sostenibilità ambientale.
Nel settore Environmental Monitoring and Earth Observation, i visitatori potranno scoprire le più avanzate soluzioni di IA per l´acquisizione e l´analisi di dati satellitari finalizzati al monitoraggio ambientale, della biodiversità e della produzione agroforestale. Le tecnologie avanzate di monitoraggio satellitare, integrate con Big Data e modelli di intelligenza artificiale, rappresentano strumenti chiave per affrontare il cambiamento climatico.
In questo contesto, l´evento 'Aria indoor: il ruolo nel rapporto ambiente e salute', organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo e dall´Istituto Superiore di Sanità. Inoltre, la sessione 'Earth Observation Technologies to improve environmental management' approfondirà l´uso dell´IA nell´osservazione della Terra.
Il 6 novembre in quest´area si terrà l´evento ´Osservazione della Terra . Scenari del prossimo futuro´, che avrà l´obiettivo di esplorare l´evoluzione e l´importanza crescente dell´osservazione della Terra in vari settori, con particolare attenzione alle applicazioni in Italia per il monitoraggio del dissesto idrogeologico, del patrimonio archeologico, delle dispersioni idriche e dello sviluppo dell´agricoltura intelligente.

L´area dedicata alla Blue Economy metterà in luce il ruolo dell´IA nell´ottimizzazione della gestione portuale, nella prevenzione dell´inquinamento marino e nell´efficiente utilizzo delle acque. Di particolare rilievo sarà l´evento 'Digitalizzazione e ottimizzazione dell´efficienza delle reti idriche', organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo, l´Università Politecnica delle Marche, l´Università di Bologna e UTILITALIA. Questo appuntamento esplorerà l´applicazione dell´IA nell´analisi dei big data e nella creazione di gemelli digitali per una gestione innovativa e sostenibile del ciclo idrico integrato.
Nel distretto Circular and Healthy City il workshop 'Earth Observation and Digital Twins to improve Urban Resilience' in programma il 5 novembre, organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico Ecomondo e dal Politecnico di Torino, esplorerà come l´IA possa rivoluzionare la gestione urbana. La sessione 'Monitoring Urban Landscapes: The Power of Data and Digital Twins' approfondirà l´uso dell´IA per il monitoraggio urbano, presentando casi di studio di città che utilizzano gemelli digitali basati su IA per simulare l´impatto di nuove infrastrutture, ottimizzare i consumi energetici e migliorare la resilienza agli eventi climatici estremi.
Nell´area Waste as Resource, l´IA sarà presentata come strumento chiave per ottimizzare la gestione dei rifiuti. I visitatori potranno assistere a dimostrazioni pratiche di machine learning per il sorting automatizzato dei rifiuti e la pianificazione ottimale dei percorsi di raccolta.
L´area dedicata alla Bioeconomy ospiterà sessioni che esploreranno come gli algoritmi di IA possano ridurre l´impatto ambientale del settore primario, migliorando l´efficienza delle risorse e la resilienza ai cambiamenti climatici. La sessione 'I driver per una filiera agroalimentare più forte e competitiva: tra tradizione e innovazione, circolarità, transizione energetica' in programma il 6 novembre, organizzata in collaborazione con Confagricoltura, Federalimentare ed ENEA, farà il punto sulle soluzioni più innovative per un´agricoltura data-driven e sostenibile e su come gli algoritmi possano ridurre l´impatto ambientale del settore migliorando l´efficienza delle risorse e la resilienza ai cambiamenti climatici.
L´IA sta dimostrando un potenziale significativo nel supportare la sostenibilità economica, sociale e ambientale. Come evidenziato da studi recenti, l´IA può contribuire all´ottimizzazione delle risorse, alla riduzione degli sprechi e all´implementazione di modelli di economia circolare. Ecomondo 2024 si propone di esplorare queste opportunità, offrendo una piattaforma unica per il dialogo tra innovatori, policy makers e industria.
Con un format che unisce una parte espositiva di alto livello a un ricco palinsesto di eventi, Ecomondo 2024 si conferma la piattaforma di riferimento in Europa per esplorare le ultime tendenze su digitalizzazione e sostenibilità. La manifestazione offrirà ai visitatori l´opportunità unica di toccare con mano come l´intelligenza artificiale può accelerare la transizione green in tutti i settori dell´economia circolare.
L´appuntamento è dal 5 all´8 novembre 2024 alla Fiera di Rimini, per quattro giorni di networking, formazione e business all´insegna dell´innovazione sostenibile.

Al PACT, nel Dipartimento Cultura e Turismo di Regione Puglia, si è inaugurata l’esposizione intitolata “Illustrazioni” e si è presentata l’opera “L’abbraccio” entrambe a firma del Maestro putignanese Nicola Genco. “Illustrazioni”, mostra a cura di Rosalinda Romanelli, raccoglie trentasei stampe da illustrazioni originali, realizzate in varie tecniche, a partire dagli anni ’90 sino all’anno in corso, raffiguranti il fermento letto dall’autore nelle manifestazioni culturali pugliesi. Ad ispirare i colori e le matite dell’artista sono stati l’Europa Jazz Festival, il Talos di Ruvo di Puglia, il Carnevale di Putignano insieme al folklore dell’Accademia delle Corna, Borgo in Fiore per arrivare alle recenti iniziative legate al progetto Le Strade delle Fiaba.

Sono particolarmente orgoglioso e felice per aver avuto la possibilità di riempire di colore gli spazi del Dipartimento Cultura della Regione Puglia con delle illustrazioni che vogliono trasmettere la gioia e la freschezza del disegno manuale in antitesi alla nuova, comunque interessante, invasione dell’AI anche nel campo artistico” dichiara  Nicola Genco, autore delle opere.

“Un’antologia di 36 raffinatissime immagini per raccontare l'attività ventennale di Nicola Genco come illustratore. Le radici del suo personale repertorio iconografico affondano nella longeva tradizione culturale della sua terra, dalla quale fioriscono immagini leggere come piume, dense come i racconti che sottendono. Impalpabili acquerelli, corposi pastelli si traducono così in illustrazioni sognanti ed equilibrate, narrative e sintetiche, filtrate dalla raffinatezza di un inconfondibile segno pulito e incisivo” è il commento diRosalinda Romanelli, curatrice dell’esposizione.

L’incontro odierno, al quale hanno preso parte la Consigliera delegata alla Cultura Grazia di Bari ed il Direttore del Dipartimento Aldo Patruno, è stato anche il momento per presentare alla stampa, a tutti i dipendenti e collaboratori che vivono quotidianamente gli uffici e gli ambienti attigui agli spazi interessati dalla mostra, oltre che ai visitatori esterni, l’opera in terracotta “L’abbraccio”, sempre a firma del Maestro Nicola Genco. Prossimi al periodo delle festività natalizie, straziante quanto conturbante nelle sue forme e disposizione, l’opera, un presepe contemporaneo, raffigura la Sacra Famiglia in un abbraccio turbato e affannato, rimandando alle sofferenze delle famiglie dilaniate dalle guerre, delle migrazioni e dai drammatici naufragi che colpiscono loro lungo le tratte mediterranee.  

Di seguito il commento di Grazia Di Bari, Consigliera delegata alle Politiche Culturali, Patrimonio Materiale e Immateriale e Valorizzazione dei Borghi delle Regione Puglia: “Nicola Genco è un artista poliedrico, che da sempre usa diversi materiali per le sue creazioni, spaziando dalla pittura alla scultura, all’illustrazione. L’Abbraccio rappresenta la ‘Sacra Famiglia’, e in un momento come questo un gesto così profondo, diventa anche una richiesta di aiuto. Pensiamo alle famiglie che sono distrutte dalle guerre, o dai naufragi o dalle migrazioni. Un’installazione che fa riflettere ed emozionare, così come emozionano le illustrazioni dedicate al patrimonio culturale pugliese, con manifestazioni uniche nella loro autenticità. Voglio ringraziare ancora una volta Nicola Genco, di cui abbiamo potuto ammirare mostre e opere, ogni volta in grado di farci immergere in una dimensione diversa e ricca di suggestioni” .

Giusto lunedì scorso abbiamo inaugurato qui sulla facciata del Polo Arti Cultura Turismo l’installazione “Radici e Ali”, dedicata ad Alessandro Leogrande ad opera dell’artista Jasmine Pignatelli. Nei corridoi del Dipartimento campeggiano permanentemente opere frutto di progetti di cooperazione realizzati con il sostegno della Fondazione Pino Pascali, mi riferisco in particolare alle opere realizzate a margine delle residenze d’artista organizzate dal progetto CraftLab dell’Interreg Grecia Italia. Ora tagliamo il nastro ad una mostra temporanea del Maestro Genco, che con i suoi tratti e forme vuole restituire e rimandare ad alcune delle manifestazioni culturali più emozionanti del panorama pugliese, oltre che suggestionare e far riflettere con il suo nuovo struggente presepe. Questo è quello che vuole essere il PACT, oltre che il motore amministrativo del settore culturale e della promozione turistica per la Puglia, un autentico incubatore e una vetrina di arte viva che, insieme ai Poli Biblio Museali, sia di riferimento per artisti e pubblico. Tengo a ringraziare il Maestro Nicola Genco per aver concesso alla libera fruizione un’esposizione che ci consente di ripercorrere parte della sua carriera artistica trentennale, approdata negli ultimi mesi fino a Castel Sant’Angelo a Roma in un ideale gemellaggio con Monte Sant’Angelo, candidata a Capitale Italiana della Cultura “ è il pensiero di Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia

L’esposizione “Illustrazioni”, insieme all’opera “L’abbraccio”, saranno accessibili liberamente al pubblico, per i corridoi e l’arena del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura, Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, presso la Fiera del Levante (Padiglione 107), dal lunedì al venerdì, nelle fasce orarie d’ufficio comprese tra le 10am-1pm e 2pm-5pm. Si suggerisce di anticipare la visita scrivendo un’email alla casella di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Biografia

Nicola Genco, nato a Putignano (BA) nel 1959, dove vive e lavora. Illustratore, designer, scultore, Genco è un artista poliedrico. In tutte le sue creazioni è sempre palese l’interesse per i diversi aspetti della natura, così come il rapporto vivo e forte con la materia; frammenti di mondi diversi attraverso la sintesi creativa danno vita a opere d'arte caratterizzate dalla ibridazione di più materiali. Ha presentato le sue opere in diverse manifestazioni e rassegne di arte contemporanea in Italia e all’estero, in molti musei pubblici e gallerie private. Tra le ultime esposizioni “Angeli” per Castel Sant’Angelo a Roma che avrà un seguito a Monte Sant’Angelo in Puglia nel 2024.

 

Giornale on line

Trenta responsabili della comunicazione dei fondi europei da 16 paesi dell’Unione sono stati oggi a Bari per un seminario tecnico ospitato e organizzato dalla Struttura speciale della Comunicazione istituzionale della Regione Puglia. L’introduzione alla giornata di studi è stata affidata ad Alexander Ferstl della Commissione europea, Rocco De Franchi, direttore della Struttura regionale speciale Comunicazione istituzionale e a Pasquale Orlando, responsabile della Struttura speciale regionale Autorità di gestione POR.

“L’incontro di oggi – ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – arriva dopo la notizia di ieri sui risultati della spesa dei fondi comunitari, che vede la Regione Puglia ai primi posti in Europa. E il risultato è stato confermato proprio da uno dei portali della comunicazione dei fondi europei, il Cohesion Data della Commissione europea. Ora sta a noi, sul territorio, comunicare bene le opportunità che arrivano da questi finanziamenti per la crescita di imprese ed enti locali e con benefici diretti per il welfare, l’istruzione e la formazione dei cittadini e dei lavoratori. Lavoriamo duramente per raggiungere questi obiettivi e i risultati si vedono e sono riconosciuti a livello europeo.” 

“E’ stata una bellissima occasione per la nostra regione, un riconoscimento al lavoro di tutti e la possibilità di uno scambio proficuo di esperienze – ha aggiunto Rocco De Franchi -. Il fatto che sia stata scelta la Puglia per organizzare il seminario dà l’idea del buon lavoro fatto finora sia in tema di rapidità ed efficacia della spesa dei fondi europei che di comunicazione istituzionale. Un’occasione importante che porta finalmente la Puglia e Bari al centro dell’Europa.”

“La comunicazione è un aspetto molto importante delle politiche di coesione – ha affermato Pasquale Orlando-, perché tende a rendere visibile e concreto l’intervento dell’Ue e della Commissione europea su un tema particolarmente importante che è quello dello sviluppo dei territori e delle politiche di riduzione dei divari interni di sviluppo. La politica di coesione ha un ruolo importante oggi nel superare gli effetti negativi della pandemia e della guerra e nel favorire i processi di transizione ecologica, digitale ed energetica. La comunicazione rende visibile ai cittadini europei il ruolo e l’intervento dell’Unione europea per costruire un futuro migliore.” 



Il bilancio del sistema sanitario regionale, dopo anni di difficoltà, è stato adottato in pareggio senza prevedere perdite e senza coperture da parte del bilancio regionale. Questo è stato il risultato delle attività di governo della spesa delle singole aziende ed enti del SSR, tenuto conto delle linee guida operative della Sezione Bilancio della Sanità e degli specifici obiettivi impartiti dal Dipartimento Salute e delle delibere di Giunta relative ai tetti di spesa e degli obiettivi di razionalizzazione della spesa sanitaria.

“Ringraziamo – hanno detto il presidente Michele Emiliano e l’assessore Rocco Palese - tutti i Direttori e i Dirigenti delle Aziende e del Dipartimento Salute che hanno lavorato con impegno per questo risultato negli ultimi mesi.

Con il richiamo al rispetto degli indirizzi assegnati ed al rispetto dei tetti di spesa, con l’obiettivo di perseguire ulteriori risparmi in materia di spesa farmaceutica utili per il sostegno del necessario ed ulteriore piano assunzionale, siamo sicuri che il sistema sanitario stia facendo la sua parte per garantire ai pugliesi servizi di qualità sull’intero territorio regionale, rispettando i vincoli di spesa pur in una stagione di aumenti di prezzi per prestazioni e servizi che ha colpito pesantemente il settore, in via di uscita anche dalla crisi causata dalla pandemia”

Per il bilancio della sanità si è tenuto conto della stima di incremento della quota del fondo sanitario per il 2024, pur evidenziando che la gran parte dell’incremento è destinato ai rinnovi contrattuali del personale, come da indicazioni ministeriali, per l’introduzione dei nuovi Lea e l’abbattimento delle liste di attesa.

Per quanto riguarda gli obiettivi di contenimento della spesa è stato previsto:

-       La conferma per le ASL dei tetti invalicabili in materia di acquisto di prestazioni sanitarie da privati;

-       Specifico e realistico obiettivo di contenimento della spesa farmaceutica e per dispositivi medici;

-       Il contenimento della spesa in materia di società in house, manutenzioni, noleggi, leasing, partenariato pubblico privato;

-       Azzeramento degli investimenti senza specifici finanziamenti in conto capitale, per quali la Regione sta valutando alternative linee di finanziamento;

-       Per la spesa del personale conferma del piano assunzionale come da delibere di Giunta.

Il bilancio comprende anche:

-       Le somme del piano assunzionale attraverso la quota vincolata dello Stato del finanziamento ex D.M. Salute del 23 dicembre 2022 “Riparto delle risorse per il potenziamento dell’assistenza territoriale”;

-       La quota per abbattimento liste di attesa e le disposizioni previste dalla Legge Finanziaria 2024 in corso di approvazione dal Parlamento Italiano;

Il bilancio della sanità non include i costi della Legge 210/1992, “Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati”, preso atto che la spesa non riguarda il perimetro e la materia sanitaria  e preso atto della non copertura da parte dello Stato della spesa di propria competenza. Questo nelle more di un eventuale stanziamento regionale: le ASL, al fine di una corretta rappresentazione dei ricavi e costi sanitari, hanno così proceduto ad elidere la voce dai bilanci di previsione, per la quale si dovrà verificare anche l’erogazione finanziaria agli assistiti.

Il Dipartimento Salute procederà trimestralmente al monitoraggio dello stato di avanzamento al budget per riallibrare, ove necessario, le voci di spesa.

 

«Un riconoscimento di grande significato per il nostro Centro e per chi lavora ed ha lavorato negli anni passati per questo risultato, in un momento di rinnovato interesse per il comparto vivaistico forestale e per la realizzazione di nuovi boschi o la ricostituzione di quelli danneggiati e degradati, nel quadro delle linee operative individuate dalla Strategia per le risorse genetiche forestali per l’Europa e dalla Strategia Nazionale Forestale. Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche forestali nazionali sono attività fondamentali per le foreste, alle quali siamo lieti di poter contribuire assieme ai diversi enti individuati dal decreto». Così Piermaria Corona, Direttore del Centro di ricerca Foreste e Legno del CREA, commenta la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 141 del 18/06/2022, decreto interministeriale del 31/03/2022) individua nel CREA Foreste e Legno uno dei Centri nazionali per lo studio e la conservazione della biodiversità forestale.

Secondo il Decreto interministeriale del MITE e del Mipaaf, infatti, i centri nazionali dovranno occuparsi del monitoraggio del patrimonio genetico forestale nazionale e dello stato di salute degli ecosistemi forestali nonché della conservazione e del mantenimento della biodiversità autoctona, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio boschivo nazionale, riconosciuto sempre più un’eccellenza a livello internazionale.

Il contributo del CREA. Presso le sedi del Centro Foreste e Legno di Arezzo, Casale Monferrato, Roma, Rende e Trento vengono da tempo svolte attività di raccolta e conservazione di germoplasma di numerose specie e provenienze arboree forestali, importanti per la salvaguardia e la tutela della biodiversità a livello nazionale ed internazionale. Per il solo salice e pioppo (generi Salix e Populus) sono conservate, ad esempio, circa 2400 accessioni, mentre per altre specie di interesse forestale il Centro ha realizzato diverse centinaia di parcelle tra collezioni di germoplasma, campi sperimentali comparativi di provenienze, discendenze e cloni.

Secondo il nuovo Decreto, il Centro dovrà assicurare e perseguire l'approvvigionamento e la conservazione sia di specie e provenienze forestali importanti per la salvaguardia della biodiversità di almeno una zona omogenea dal punto di vista ecologico  sia delle specie più rappresentative e di quelle endemiche degli ecosistemi forestali presenti, nonché la cura di specifiche attività di studio e modalità di conservazione del germoplasma forestale di importanza scientifica e di riferimento nazionale.

Alla fine dello scorso mese di luglio c’è stato un evento a Noicattaro, in provincia di Bari, denominato “Regina di Puglia” che ha visto coinvolti i territori dei comuni di Noicattaro, Rutigliano, Turi, Mola di Bari, Castellaneta, Grottaglie, Aldelfia e Casamassima, che sono i maggiori produttori di uva da tavola e che ha portato i sindaci a sottoscrivere un protocollo di collaborazione.

 La firma dell’intesa è avvenuta nell’ambito del convegno ”Uva da Tavola: una eccellenza tra tradizione e innovazione” che ha visto la partecipazione anche dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia che ha definito l’iniziativa un “Progetto Culturale” perché, ha detto, “ho visto un'attenzione a legare la produzione al territorio ed i sindaci hanno tutta la volontà di mettersi insieme a promuovere i loro territori che producono l’uva da tavola. Inoltre, ha continuato Pentassuglia,  oggi abbiamo le prime gemme e le prime lavorazioni di uve apirene pugliesi che sono frutto dell'investimento di privati ma anche di risorse pubbliche che il CREA e il  CNR hanno messo a disposizione e stiamo lavorando in una fase diciamo abbastanza silenziosa ma tranquilla dove gli operatori sono diventati davvero protagonisti di questa evoluzione culturale”.

“L'anno prossimo, ha sottolineato l’Assessore, saremo al MacFrut come Regione Puglia con una produzione dove siamo i primi e porteremo questo tipo di risultato alla ribalta internazionale e non solo lì. Uva da tavola, piano agrumicolo e piano olivicolo: al MacFrut porteremo le nuove produzioni, le nuove cultivar, i nuovi sistemi d'impianto per l’agricoltura di precisione: cioè per me è questo l'avanzamento culturale, non piangersi addosso e determinare una riconversione graduale pur nel rispetto delle specificità e nel rischio d'impresa”.

 “Il CREA deve essere il cervello del Masaf. Bisogna accelerare il processo di condivisione dei dati, di ricerca e innovazione. Il centenario della Stazione Sperimentale di Viticoltura a Conegliano Venetodimostra quanto sia fondamentale partire dal nostro glorioso passato per essere competitivi e vincenti nel futuro. Con il Governo Meloni abbiamo rimesso l’agricoltura al centro del dibattito politico. Avremo il massimo del sostegno economico degli ultimi trent’anni passando da 3,53 mld a 6,58 mld per gli investimenti in agricoltura”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha poi aggiunto: “Occorre attuare a una seria alleanza con le altre Nazioni produttrici di vino e prodotti di qualità. Stiamo lavorando a questo, già al prossimo Vinitaly, su nostro invito, dovrebbero essere presenti in questa edizione, i ministri di altri Stati con l’obiettivo di proporre un patto chiaro: garantire la difesa del vino. Perché occorre informare e non condizionare il mercato. L’Italia è la dimostrazione che le paventate criticità in termini salutistici sul vino sono infondate”.

Il centenario La viticoltura ve­neta e poi nazionale hanno beneficiato della ricerca condotta negli Istituti del Ministero dell’Agricoltura, fino ai giorni d’oggi, dove, su tutti, tre consorzi del Triveneto, quali Prosecco DOC, Prosecco Superiore Conegliano-Valdobbiade­ne e Pinot Grigio delle Venezie, producono ed esportano in tutto il mondo oltre 1 miliardo di bottiglie, superando di gran lunga lo Champagne. Nel 2022 le esportazioni dell’Italia di vino hanno raggiunto gli 8 miliardi di euro, valore in crescita del 9,3% rispetto al 2021. Il peso del settore sulle esportazioni agroalimentari complessive dell’Italia è pari al 13,6% nel 2022 e il valore della filiera ammonta a 13,8 Miliardi di € di fatturato complessivo (>10% del fatturato agroalimentare).

"In questo secolo di vita,- spiega Riccardo Velasco, direttore del CREA Viticoltura ed Enologia - il nostro Centro ha contribuito a tutti i grandi cambiamenti, dalla lotta alla fillossera ed alle crittogame che hanno quasi cancellato la vite dall'Europa, fino alle più recenti innovazioni tecnologiche e biotecnologiche. Le attività di conservazione e recupero della biodiversità viticola, il miglioramento genetico tradizionale e biotecnologico, lo sviluppo e le applicazioni di equilibrati protocolli ecosostenibili, la robotica e la bioinformatica, la genomica e la metabolomica della vite definiscono il nostro profilo moderno e trainante per un ulteriore salto di qualità della vitivinicoltura italiana. L’accorpamento delle sei sedi coordinate dal Centro di Conegliano in alcune tra le più importanti regioni vitivinicole – continua Velasco - costituisce un patrimonio di grande affidabilità per il CREA. La massa critica importante che abbiamo costituito ha portato tutta la filiera ad un livello di qualità della ricerca e dei servizi resi al mondo produttivo ad un livello nettamente superiore rispetto al passato. Abbiamo imparato a fare sistema e il coordinamento di Conegliano è cresciuto di pari passo, beneficiandone a sua volta. Oltre alle attività consolidate del Centro, quali la certificazione sanitaria e dei materiali vivaistici, la ricostruzione dei pedigree e la collezione varietale, che esprime la maggiore biodiversità viticola dell’intero territorio nazionale, le competenze chimiche e fisiologiche della coltura sono accompagnate oggi dalle tecnologie più avanzate a 360°”.

Le innovazioni scientifiche del centro di ricerca

Miglioramento genetico Tra i più importanti settori in cui il Centro primeggia, alcuni sono nati quasi da zero o poco più, ma sono cresciuti in maniera esponenziale. Tra questi, il Centro dispone del più grande (dimensionalmente) piano di miglioramento genetico in Italia, probabilmente in Europa. Da Nord a Sud oltre 20.000 genotipi sono in corso di valutazione per resistenze alle maggiori malattie fungine e per la qualità degli incroci tra varietà autoctone (Glera, Sangiovese, Primitivo, Cesanese per fare degli esempi molto conosciuti) e vitigni resistenti di ultima generazione.

Biotecnologie applicate Altro settore di grande interesse sono le biotecnologie applicate alla vite, in particolare finalizzate all’ottenimento di portainnesti resistenti allo stress idrico e vitigni resilienti alle maggiori malattie fungine, allo scopo di ottenere piante che richiedano minori trattamenti e/o superino situazioni di stress idrico. Vari esperimenti di tecniche di evoluzione assistita (TEA) e cis-genesi hanno prodotto piantine in vitro pronte per i primi test in campo, non appena saranno stabiliti i criteri e individuate le località ideali in accordo con le regioni interessate.

Viticoltura digitale Le più avanzate applicazioni tecnologiche, dalle apparecchiature meteo e software predittivi, alla sensoristica prossimale (nel terreno o sulla pianta) e distale (droni e satelliti) sono in corso di sperimentazione in numerosi progetti con aziende di medio-grandi dimensioni e consorzi di rilevanza nazionale.

Fitoplasmosi e controllo alternativo dei maggiori patogeni Nel Centro esiste uno dei gruppi più competenti nella lotta alle fitoplasmosi della vite, flavescenza dorata e legno nero, che flagellano tutt’oggi il Nord Italia. Il nostro Centro è parte integrante della task force istituita dal Ministero per controllare la malattia e trovare soluzioni praticabili ed ecocompatibili. Con pari intensità, lavoriamo da tempo anche nella gestione sostenibile del vigneto con la regione Veneto, sia per contenere l’uso del rame e dello zolfo entro i parametri richiesti, che per limitare l’uso dei pesticidi riducendolo ai minimi termini. Abbiamo, poi, realizzato la più grande banca dati dei microrganismi del terreno ed epifiti (conviventi sulla pianta) potenziali protettori della pianta dai patogeni fungini (mal dell’esca).

Metabolomica della vite Le capacità di analisi chimiche dettagliate, soprattutto di una visione olistica (in contemporanea di tutti i metaboliti) dei componenti di un prodotto, come ad esempio l’acino della vite ed il vino, rendono i contenuti scomponibili nei dettagli e fruibili grazie alle strumentazioni disponibili ad oggi anche presso il nostro Centro. Tutto ciò può garantire un supporto fondamentale nelle analisi dei prodotti delle nuove varietà resistenti ma anche per le collaborazioni con la Repressione Frodi (ICQRF) con cui lavoriamo attivamente per prevenire l’entrata in commercio di prodotti caratterizzanti il territorio, come il Pinot Grigio delle Venezie o il Primitivo di Puglia, contaminati da prodotti non consoni alla qualità e purezza del prodotto.

La storia nel 1923, nacque la Stazione Sperimentale di Viticoltura: Ente Consortile autonomo costituito presso la Scuola Enologica per sostenere la viticoltura locale. Nel 1930 venne ufficializzata come Regia Stazione Sperimentale di Viticoltura ed Enologia. Nel 1933 venne posta la prima pietra della attuale sede e fra i primi interventi ci furono l’impianto sia di una collezione ampelografica - che comprendeva centinaia di vitigni da vino, da tavola, portinnesti e Ibridi Produttori Diretti (IPD), poi ampliata nel tempo – sia di numerosi vigneti sperimentali, preziosi per la ricostituzione viticola del Veneto e delle regioni limitrofe. 

Nel 1967, divenne uno degli Istituti Sperimentali del Ministero dell’Agricoltura, con il nome di Istituto Sperimentale per la viticoltura, di pari grado degli Istituti scientifici universitari, articolato in 3 sezioni operative (Asti, Arezzo e Bari) che facevano riferimento alla sede centrale di Conegliano. Intanto, l'Istituto veniva investito di nuovi compiti: il Servizio Repressione frodi fino al 1986, il rilascio dei certificati di analisi per il vino destinato all'esportazione fino al 1995, il controllo della produzione ed il commercio dei materiali di propagazione della vite (Servizio Controllo Vivai).

Nel 1981 venne creata e messa a disposizione dal Ministero dell'Agricoltura e delle Foreste, una collezione di oltre 600 vecchi vitigni (in collaborazione con il CNR e diverse università italiane).  Nel 2005 l'Istituto Sperimentale per la Viticoltura confluiva nel Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (CRA), divenendo dal 2015 Centro per la Ricerca in Viticoltura (CRA-VIT). Nel 2017, con l’ultima riforma, il Centro acquisiva anche la ricerca in enologia e le diverse sezioni operative periferiche (Asti, Arezzo, Velletri, Turi e Gorizia) assumendo il nome di Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia (CREA-VE).

“Celebrare i 100 anni di storia della sede CREA di Conegliano – ha dichiarato il prof. Mario Pezzotti, Commissario Straordinario CREA - significa non solo ripercorrere la storia della viticoltura italiana, ma anche ricordare quanto la ricerca abbia supportato e continui a supportare questo settore che rappresenta, come nessun altro, il made in Italy agroalimentare nel mondo e che ha bisogno di innovazione per essere resiliente in campo e sempre competitivo sui mercati”. 

 

Il patrimonio culturale e naturalistico della Puglia diventa sempre più fruibile e al passo con la tecnologia. Il 29 giugno a Bari alla Casa delle Arti Kursaal Santalucia, ore 15, la Regione Puglia presenta la piattaforma innovativa DueMari Virtual Tour, che permetterà di scoprire e visitare il territorio con dei virtual tour immersivi.

Merito del Progetto DueMari - Next Generation Tourism Development, finanziato dal Programma Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro di cui Regione Puglia - Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio e InnovaPuglia, la società in house per lo sviluppo dell’ICT della Regione, sono promotori, insieme a partner molisani, albanesi e montenegrini. 

L’obiettivo è valorizzare punti di interesse turistico e culturale fornendo agli operatori strumenti digitali innovativi. Un attento lavoro di mappatura del territorio, dal Gargano al Salento, sulle coste e nelle aree interne, di raccolta dati storici, fotografici, che ad oggi conta 150 luoghi pilota, fra beni simbolo della Puglia e siti Unesco ma anche piccoli borghi e realtà minori lontane dai grandi flussi turistici, che continuerà a crescere e ad essere implementato.

In particolare, InnovaPuglia ha progettato e realizzato una nuova struttura tecnologica in grado di accogliere ed organizzare i virtual tour in itinerari tematici virtuali, non solo interni ai territori dei partner ma anche transfrontalieri. Inoltre la piattaforma garantisce un’elevata interoperabilità: tutti i tour realizzati saranno integrati all'interno dell'Ecosistema Digitale Turismo Cultura della Regione Puglia.

Il Progetto DueMari ha interessato anche la formazione di operatori turistici e culturali, tra febbraio e marzo scorsi si sono tenuti dei workshop di storytelling digitale, organizzati con il supporto di Tecnopolis PST a Mesagne, Trani e Bari, e rivolti ad acquisire nozioni teoriche e strumenti pratici utili a dialogare con il proprio target, trasferendo il valore di storie, tradizioni, cultura e vita sociale di una destinazione turistico-culturale.

Questo evento costituisce la tappa finale del #DueMariTour, un ciclo di sei incontri territoriali per la restituzione dei risultati di progetto, nei quali il Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio ha mostrato le funzionalità della piattaforma e le potenzialità offerte agli stakeholders pubblici e privati.

I Virtual Tour sono uno strumento di promozione territoriale che Regione Puglia utilizzerà sui propri canali istituzionali e metterà a disposizione di operatori pubblici e privati, per rendere sempre più visibile e attrattivo il patrimonio regionale, 365 giorni l’anno. 

 

 

Grazie alla collaborazione fra ANBI, Consiglio Nazionale dei Geologi e sua Fondazione Centro Studi nasceranno in Italia due nuovi progetti pilota, finalizzati alla valorizzazione delle risorse idriche ed interessanti comprensori di Consorzi di bonifica ed irrigazione: è questo uno dei concreti obbiettivi previsti dal nuovo Accordo di Collaborazione recentemente sottoscritto. La prima area sperimentale sarà finalizzata alla realizzazione di un piano di monitoraggio permanente di bacino attraverso moderni presidi idrogeologici; la seconda sarà invece indirizzata all’individuazione delle caratteristiche territoriali più idonee per interventi di ricarica controllata della falda attraverso l’ausilio delle reti irrigue consortili.

Gli enti consorziali potranno inoltre disporre del supporto del Centro Studi per la pianificazione di massima a supporto della razionale utilizzazione delle risorse idriche; l’Associazione Nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) collaborerà invece alla valorizzazione pubblica della professione del geologo, sensibilizzando i Consorzi di bonifica ed irrigazione, affinché prevedano esplicitamente la laurea in scienze geologiche nei loro Piani di Organizzazione Variabile (POV).

Il protocollo, che assume particolare importanza nella prospettiva dei necessari interventi di adattamento alla crisi climatica, nasce dal reciproco interesse ad attivare e sostenere attività finalizzate alla difesa del suolo, alla tutela e valorizzazione delle risorse idriche, nonché alla corretta pianificazione del loro utilizzo e gestione.

L’intesa prevede anche attività per la formazione dei geologi iscritti all’Albo unico nazionale e dei tecnici dei Consorzi di bonifica ed irrigazione a cominciare da iniziative per la corretta interpretazione ed applicazione delle norme vigenti, nonché per l’elaborazione di proposte su tematiche di interesse comune mediante il reciproco scambio di informazioni. In particolare, l’ANBI metterà a disposizione il proprio patrimonio di dati per favorire iniziative dirette al miglioramento tecnico-culturale della professione di geologo, nonché per agevolare le attività di studio, ricerca ed aggiornamento professionale del Centro Studi.

A sottoscrivere l’Accordo di Collaborazione sono stati i Presidenti di ANBI, Francesco Vincenzi e del Consiglio Nazionale dei Geologi, Arcangelo Francesco Violo.

I fattori relativi al clima e al suolo stanno acquisendo un ruolo sempre più importante e cruciale nell’ambito delle performance produttive della vite e della sua resistenza nei confronti degli stress sia biotici che abiotici. Il cambiamento climatico, ormai conclamato, li sta rendendo ancora più critici di un tempo tanto da aumentare la fragilità dei vigneti odierni.

Nel testo vengono analizzati gli effetti esercitati dai fattori ambientali (clima e suolo agrario) su produttività e qualità delle uve e viene descritta la difesa contro le principali avversità di origine sia animale che crittogamica, con particolare enfasi sulla gestione biologica del vigneto.

In parallelo si evidenziano possibili soluzioni, talvolta semplici e prontamente attuabili altre più complesse ed articolate, da utilizzare al fine di salvaguardare l’efficienza del vigneto e produrre con costanza uve sane e con una composizione ottimale.

 

Indice: Clima: come è cambiato in questi ultimi decenni -  Cambiamento climatico e anomalie viticole - Gelo ed eccessi idrici - Stress  estivi - Rischio eolico ed inquinanti - La gestione dei rischi atmosferici in agricoltura - Carenze ed eccessi nutrizionali - Avversità di natura edafica - La difesa fitoiatrica nella vite da vino in agricoltura biologica.

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