I fattori relativi al clima e al suolo stanno acquisendo un ruolo sempre più importante e cruciale nell’ambito delle performance produttive della vite e della sua resistenza nei confronti degli stress sia biotici che abiotici. Il cambiamento climatico, ormai conclamato, li sta rendendo ancora più critici di un tempo tanto da aumentare la fragilità dei vigneti odierni.

Nel testo vengono analizzati gli effetti esercitati dai fattori ambientali (clima e suolo agrario) su produttività e qualità delle uve e viene descritta la difesa contro le principali avversità di origine sia animale che crittogamica, con particolare enfasi sulla gestione biologica del vigneto.

In parallelo si evidenziano possibili soluzioni, talvolta semplici e prontamente attuabili altre più complesse ed articolate, da utilizzare al fine di salvaguardare l’efficienza del vigneto e produrre con costanza uve sane e con una composizione ottimale.

 

Indice: Clima: come è cambiato in questi ultimi decenni -  Cambiamento climatico e anomalie viticole - Gelo ed eccessi idrici - Stress  estivi - Rischio eolico ed inquinanti - La gestione dei rischi atmosferici in agricoltura - Carenze ed eccessi nutrizionali - Avversità di natura edafica - La difesa fitoiatrica nella vite da vino in agricoltura biologica.

Nell’ultimo decennio, nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite da vino sono stati inseriti 169 nuovi vitigni, di cui ben 112 autoctoni. Ciò sottolinea l’importanza che questi ultimi rivestono nel panorama viticolo italiano, sia per meglio valorizzare il legame “vitigno autoctono - paesaggio” che per differenziare l’offerta enologica e conservare la biodiversità, fondamentale nel contrastare l’erosione genetica per futuri programmi di miglioramento.

Il volume descrive 126 vitigni, originari di specifici territori di tutte le regioni italiane e a diffusione limitata, ovvero non superiore a 200 ettari di superficie coltivata, organizzati in schede di sintesi. Oltre alla caratterizzazione morfologica ed attitudinale, ciascuno di essi è accompagnato da informazioni storiche, nonché da una appropriata documentazione fotografica.

Anche se solo una parte dei vitigni autoctoni è per ora coltivata per produrre uva da vino, il libro vuole essere un primo, originale compendio sulle principali entità genetiche viticole a limitata diffusione ed impiego presenti in tutti i territori italiani, e rappresentare un compagno per eventuali viaggi verso la scoperta di vini diversi o anche unici dell’Italia intera.

Indice: Vitigni di: Piemonte - Valle d'Aosta - Liguria - Lombardia - Trentino - Alto Adige - Veneto - Friuli-Venezia Giulia - Emilia-Romagna - Toscana - Umbria - Marche - Lazio - Abruzzo - Molise - Campania - Puglia - Basilicata - Calabria - Sicilia - Sardegna.

I Edizione

€ 42,00 - Edagricole di New Business Media srl

ISBN: 978-88-506-5625-7

Pagine 308 - formato 23 x 26,5 cm

Tel. 051.65751 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   -  www.edagricole.it

A CURA DI

Alberto Palliotti è professore di Viticoltura presso l’Università degli Studi di Perugia.

Oriana Silvestroni è professore di Viticoltura presso l’Università Politecnica delle Marche.

Stefano Poni è professore di Viticoltura presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

 

 

 

Di Vezio Puccini - Annunziata Giangaspero - Donato Traversa

 

Le malattie causate da parassiti hanno una diffusione cosmopolita; la loro incidenza in determinate zone piuttosto che in altre dipende da condizioni ambientali, quali l’igiene, il clima, il tipo di allevamento e l’opera di bonifica e di lotta che l’uomo svolge.

I fenomeni migratori dell’uomo e degli animali, l’intensificazione degli scambi commerciali, la continua erosione degli habitat naturali provocata dall’urbanizzazione e soprattutto i cambiamenti climatici hanno amplificato la possibilità della loro diffusione in ambienti mai toccati prima perché nel passato non favorevoli a vettori e parassiti, come, per esempio, è accaduto in Italia con diverse specie di insetti vettori di malattie.

Il volume, volutamente sintetico, guida al riconoscimento delle patologie parassitarie tradizionali ed emergenti di animali domestici e da reddito (bovini - equini - suini - ovini - caprini - volatili - cani - gatti - conigli) indicando sintomi, cicli biologici, diagnosi ed elementi fondamentali della terapia.

Indice: Parassiti e malattie parassitarie - Protozoi - Elminti - Artropodi - APPENDICE 1: tecniche elementari per la diagnosi diretta di laboratorio di alcune malattie parassitarie - APPENDICE 2: morfologia e dimensioni dei parassiti.

 

I Edizione

 

 

 

 

 

€ 28,00 - Edagricole di New Business Media srl

ISBN: 978-88-506-5586-1

Pagine 228 - formato 17 x 24 cm

Tel. 051.65751 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   -  www.edagricole.it

 

 

Si è svolto nei giorni scorsi, presso la Sala Convegni Hotel Baia delle Zagare a Mattinata, un importante convegno nazionale organizzato dal Rotary Club di Manfredonia, dall’Ordine dei Geologi della Puglia e dalla Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea), fortemente voluto e promosso dal geologo Biagio Ciuffreda nel quale sono stati affrontati i temi del cambiamento climatico e dell’adattamento consapevole.

Il clima sta cambiando? Come sta cambiando? Quali gli effetti globali e quali quelli locali? Siamo pronti ad adattarci? Chi sta facendo cosa per adattare i nostri usi e costumi agli effetti del cambiamento?

A queste domande si è cercato di dare una risposta durante l'evento. Esperti nazionali e regionali hanno avuto l'opportunità di confrontarsi e discutere sull'analisi e sulle prospettive per un adattamento consapevole in merito al cambiamento climatico cui stiamo assistendo.

I lavori della mattinata sono stati condotti da Massimiliano Fazzini (Università di Camerino), che ha sottolineato come stiamo vivendo un periodo caratterizzato da un’indiscussa estremizzazione del tempo atmosferico: nel bacino del Mediterraneo: ondate durature ed intense di caldo “africano” vengono bruscamente interrotte da improvvisi passaggi instabili forieri di violenti fenomeni meteorici che aumentano di fatto il rischio ambientale e per la popolazione. Gli inverni sono divenuti più miti ma allo stesso tempo caratterizzati da incisive quanto dannose fasi gelide o nevose; le stagioni intermedie sono dominate da un’estrema variabilità meteorologica e caratterizzate da eventi idrologici spesso devastanti.

A seguire l’intervento di Silvano Focardi (Università di Siena), che si è focalizzato sugli effetti delle attività umane sugli ecosistemi del Pianeta, evidenziando che poiché molti degli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi hanno anche implicazioni per l’uomo, è logico domandarsi quali siano le conseguenze che questa forma di inquinamento derivata dalle attività umane ha sugli ecosistemi del pianeta. In questo senso gli ecologi cercano di comprendere quanto la minaccia dei cambiamenti climatici possa influenzare la biodiversità, componente essenziale degli ecosistemi.

Una visione più ampia l’ha portata Fabio Florindo (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia), nella sua relazione sulle ricerche compiute in Antartide: una delle ultime proiezioni attuate dal Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) indica che entro il 2100 la temperatura sarà simile o superiore a quella presente sulla Terra 40 milioni di anni fa, quando la calotta di ghiaccio che ricopre l'Antartide non era ancora formata. Gli effetti del riscaldamento globale non hanno tardato a farsi sentire anche in questo continente remoto interessando soprattutto la regione della Penisola Antartica. Per comprendere meglio i rapporti esistenti tra le variazioni globali del clima e l'evoluzione della calotta Antartica è strategico studiare l'evoluzione climatica di questo continente nel passato geologico a partire dalle prime fasi di sviluppo della glaciazione continentale.

La questione relativa agli scenari futuri e alle possibili soluzioni di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici nel Mar Mediterraneo è stato l’oggetto dell’intervento di Giorgia Verri (ricercatrice presso il CMCC Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici).

Giuseppe Mastronuzzi (Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari) ha posto l’accento sulle variazioni climatiche e dissesto idrogeologico nella fascia costiera, sottolineando l’importanza che i risultati delle ricerche debbano essere considerati ai tavoli di concertazione e di decisione politica.

L’alterazione dei processi di dispersione nei flussi naturali e dell’interazione tra onde e vegetazione delle zone costiere per effetto dei cambiamenti climatici con i relativi esperimenti ripresi presso il laboratorio di Valenzano, sono stati i principali temi dell’intervento di Michele Mossa (Ordinario di Idraulica presso il Politecnico di Bari).

Ampio respiro è stato dato alle attività dei centri di centri di ricerca con Nicola Lamaddalena (Direttore aggiunto CIHEAM Bari) che è intervenuto sull’uso razionale delle risorse idriche in agricoltura e sullo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo.

Non potendo intervenire personalmente Giuseppe Milano (Istituto Nazionale di Urbanistica Sezione Puglia) ha inviato un video messaggio che si sostanziava principalmente nel rispetto del pianeta considerato nella sua accezione più ampia di Madre Terra e nella importanza del ruolo della comunicazione.

 

Al termine della prima parte dei lavori, forte e sentito è stato il ricordo per Piero Pellegrini uomo che ha dato visibilità turistica a Baia delle Zagare e al Gargano, al quale hanno partecipato diverse autorità locali tra le quali il Prefetto Michele Di Bari, il Commissario del Comune di Mattinata Antonio Scozzese, il Presidente di Confindustria di Foggia Gianni Rotice e Domenico Magistro.

 

Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la Tavola Rotonda "Azioni di contenimento e adattamento agli effetti del cambiamento climatico", moderata da Cristina de Vita (Esperta di comunicazione), alla quale sono intervenuti la Senatrice Assuntela Messina (Commissione Ambiente del Senato della Repubblica) che ha focalizzato il suo intervento sull’importanza della formazione sulle questioni ambientali, con un ampio focus sulle politiche di adattamento al cambiamento climatico e ai suoi effetti sul territorio, Vito Bruno (Direttore Generale ARPA Puglia), Michele Guidato (Parco Nazionale del Gargano), Stefano Pagano (Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino meridionale), Antonello Fiore (Presidente Nazionale SIGEA) e Gianni Rotice (Presidente Confindustria Foggia). Durante i lavori della tavola rotonda hanno fatto pervenire il proprio contributo alla Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde), Stefano Laporta (Presidente ISPRA) e il Senatore Ruggiero Quarto (Commissione ambiente del Senato della Repubblica).

Le conclusioni del convegno sono state affidate a Salvatore Valletta (Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia)

 

 

 

La 113ª edizione di Fieragricola, rassegna internazionale biennale dedicata all’agricoltura, si svolgerà da mercoledì 31 gennaio a sabato 3 febbraio 2018 alla Fiera di Verona.

È stata presentata questa mattina presso la Sala Giunta del Comune di Bari la XXXI edizione del Salone nazionale Promessi Sposi, in programma presso la Fiera del Levante dal 9 al 12 novembre.
In conferenza i relatori:
 
 •    CARLA PALONE, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Bari;
 •    GAETANO PORTOGHESE, Amministratore Unico della Pubblivela;
 •    STEFANO MARRONE, Dirigente scolastico Istituto “Luigi Santarella” di Bari;
 •    ANTONELLA DALOISO, Rappresentante Fiera del Levante Bari.

Le modelle sono state vestite magistralmente dallo sponsor ufficiale dell'evento Via della Spiga Milano.
Gaetano Portoghese ha dichiarato: “Quest’anno la rassegna presenta tantissime novità, a cominciare dal nostro sponsor, leader nel mondo sposa, Via della Spiga Milano. Poi, l’inaugurazione della rassegna a cura di due madrine d’eccezione, la stilista Alessandra Rinaudo e l’attrice Rocío Muñoz Morales, compagna di Raul Bova. Ancora altri ospiti vip, come gli attori de “L’Onore e il rispetto” Francesco Testi e Reda Lapeite, e il modello Simone Susinna. E poi, il Promessi Sposi Bridal Show con le sue 9 sfilate, la collettiva di soli brand pugliesi, il concorso Un giorno da modella in collaborazione con White Sposa, il seminario della famosa wedding planner Cira Lombardo, il workshop gratuito dell’esperta di total look sposa, e tanti altri eventi nell’evento per creare un vero e proprio show! Chi viene in fiera risparmia soldi e tempo nell’organizzazione del matrimonio, inoltre con la vip card quest’anno le coppie potranno avere tantissimi vantaggi. La Puglia oramai è un punto di riferimento per il wedding, dato che è meta di matrimoni italiani ed esteri. Dobbiamo dire con un pizzico di orgoglio che   da quando Promessi Sposi è qui a Bari, cioè dal 2009, in città sono nati ben 6 atelier di abiti da sposa, e questo è un segnale importante per l’economia della città”.
Carla Palone ha dichiarato: “L’Amministrazione comunale crede molto nell’indotto del matrimonio, tanto che mette a disposizione il Fortino per la celebrazione trasmettendone anche la diretta streaming per chi non ha la possibilità di presenziare. Ci tengo a ringraziare Promessi Sposi per continuare a portare in Fiera del Levante le eccellenze produttive pugliesi. Come diceva Portoghese, sia gli atelier che le strutture ricettive sono in crescita, segnale che promuove sicuramente l’alta sartorialità, il Made in Italy e l’elevata qualità”.
Stefano Marrone ha dichiarato: “Ringrazio Promessi Sposi per questa importante occasione riservata ai nostri ragazzi. I due settori moda e audiovisivo, che sono storici per l’istituto, grazie all’attività della Professoressa Sabrina Scura si cimenteranno nel back stage delle sfilate di moda e nel reparto audio visivo, realizzando prodotti degni dell’evento che li ospiterà”.
Antonella Daloiso ha dichiarato: “Porto innanzitutto i saluti dei rappresentanti della Fiera del Levante, visto che in queste ore si sta procedendo alla formalizzazione della vendita della gestione. Promessi sposi chiude un’epoca e contemporaneamente ne apre un’altra; è una fiera da sempre costruita con intelligenza ed estrema eleganza. Perciò, l’Ente Fiera del Levante non poteva che chiudere in bellezza proprio con questa rassegna, mentre la nuova Fiera del Levante potrà iniziare altrettanto bene, in linea con quella che è la tendenza della Puglia, negli ultimi anni sempre più terra di matrimoni e di set cinematografici”.

Il  calendario fieristico relativo al 2018 è stato aggiornato. 

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