Si è svolto nei giorni scorsi, presso la Sala Convegni Hotel Baia delle Zagare a Mattinata, un importante convegno nazionale organizzato dal Rotary Club di Manfredonia, dall’Ordine dei Geologi della Puglia e dalla Società Italiana di Geologia Ambientale (Sigea), fortemente voluto e promosso dal geologo Biagio Ciuffreda nel quale sono stati affrontati i temi del cambiamento climatico e dell’adattamento consapevole.
Il clima sta cambiando? Come sta cambiando? Quali gli effetti globali e quali quelli locali? Siamo pronti ad adattarci? Chi sta facendo cosa per adattare i nostri usi e costumi agli effetti del cambiamento?
A queste domande si è cercato di dare una risposta durante l'evento. Esperti nazionali e regionali hanno avuto l'opportunità di confrontarsi e discutere sull'analisi e sulle prospettive per un adattamento consapevole in merito al cambiamento climatico cui stiamo assistendo.
I lavori della mattinata sono stati condotti da Massimiliano Fazzini (Università di Camerino), che ha sottolineato come stiamo vivendo un periodo caratterizzato da un’indiscussa estremizzazione del tempo atmosferico: nel bacino del Mediterraneo: ondate durature ed intense di caldo “africano” vengono bruscamente interrotte da improvvisi passaggi instabili forieri di violenti fenomeni meteorici che aumentano di fatto il rischio ambientale e per la popolazione. Gli inverni sono divenuti più miti ma allo stesso tempo caratterizzati da incisive quanto dannose fasi gelide o nevose; le stagioni intermedie sono dominate da un’estrema variabilità meteorologica e caratterizzate da eventi idrologici spesso devastanti.
A seguire l’intervento di Silvano Focardi (Università di Siena), che si è focalizzato sugli effetti delle attività umane sugli ecosistemi del Pianeta, evidenziando che poiché molti degli effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi hanno anche implicazioni per l’uomo, è logico domandarsi quali siano le conseguenze che questa forma di inquinamento derivata dalle attività umane ha sugli ecosistemi del pianeta. In questo senso gli ecologi cercano di comprendere quanto la minaccia dei cambiamenti climatici possa influenzare la biodiversità, componente essenziale degli ecosistemi.
Una visione più ampia l’ha portata Fabio Florindo (Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia), nella sua relazione sulle ricerche compiute in Antartide: una delle ultime proiezioni attuate dal Comitato Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) indica che entro il 2100 la temperatura sarà simile o superiore a quella presente sulla Terra 40 milioni di anni fa, quando la calotta di ghiaccio che ricopre l'Antartide non era ancora formata. Gli effetti del riscaldamento globale non hanno tardato a farsi sentire anche in questo continente remoto interessando soprattutto la regione della Penisola Antartica. Per comprendere meglio i rapporti esistenti tra le variazioni globali del clima e l'evoluzione della calotta Antartica è strategico studiare l'evoluzione climatica di questo continente nel passato geologico a partire dalle prime fasi di sviluppo della glaciazione continentale.
La questione relativa agli scenari futuri e alle possibili soluzioni di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici nel Mar Mediterraneo è stato l’oggetto dell’intervento di Giorgia Verri (ricercatrice presso il CMCC Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici).
Giuseppe Mastronuzzi (Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari) ha posto l’accento sulle variazioni climatiche e dissesto idrogeologico nella fascia costiera, sottolineando l’importanza che i risultati delle ricerche debbano essere considerati ai tavoli di concertazione e di decisione politica.
L’alterazione dei processi di dispersione nei flussi naturali e dell’interazione tra onde e vegetazione delle zone costiere per effetto dei cambiamenti climatici con i relativi esperimenti ripresi presso il laboratorio di Valenzano, sono stati i principali temi dell’intervento di Michele Mossa (Ordinario di Idraulica presso il Politecnico di Bari).
Ampio respiro è stato dato alle attività dei centri di centri di ricerca con Nicola Lamaddalena (Direttore aggiunto CIHEAM Bari) che è intervenuto sull’uso razionale delle risorse idriche in agricoltura e sullo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo.
Non potendo intervenire personalmente Giuseppe Milano (Istituto Nazionale di Urbanistica Sezione Puglia) ha inviato un video messaggio che si sostanziava principalmente nel rispetto del pianeta considerato nella sua accezione più ampia di Madre Terra e nella importanza del ruolo della comunicazione.
Al termine della prima parte dei lavori, forte e sentito è stato il ricordo per Piero Pellegrini uomo che ha dato visibilità turistica a Baia delle Zagare e al Gargano, al quale hanno partecipato diverse autorità locali tra le quali il Prefetto Michele Di Bari, il Commissario del Comune di Mattinata Antonio Scozzese, il Presidente di Confindustria di Foggia Gianni Rotice e Domenico Magistro.
Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la Tavola Rotonda "Azioni di contenimento e adattamento agli effetti del cambiamento climatico", moderata da Cristina de Vita (Esperta di comunicazione), alla quale sono intervenuti la Senatrice Assuntela Messina (Commissione Ambiente del Senato della Repubblica) che ha focalizzato il suo intervento sull’importanza della formazione sulle questioni ambientali, con un ampio focus sulle politiche di adattamento al cambiamento climatico e ai suoi effetti sul territorio, Vito Bruno (Direttore Generale ARPA Puglia), Michele Guidato (Parco Nazionale del Gargano), Stefano Pagano (Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino meridionale), Antonello Fiore (Presidente Nazionale SIGEA) e Gianni Rotice (Presidente Confindustria Foggia). Durante i lavori della tavola rotonda hanno fatto pervenire il proprio contributo alla Alfonso Pecoraro Scanio (Presidente Fondazione UniVerde), Stefano Laporta (Presidente ISPRA) e il Senatore Ruggiero Quarto (Commissione ambiente del Senato della Repubblica).
Le conclusioni del convegno sono state affidate a Salvatore Valletta (Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia)
Cambiamento climatico, analisi e prospettive per un adattamento consapevole
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