IL CdM HA APPROVATO IL DECRETO LEGISLATIVO CHE ISTITUISCE L'ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

Primo piano
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Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 18 novembre 2021, alle ore 11.55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli.

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ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE

Istituzione dell’assegno unico e universale, in attuazione della delega conferita al Governo ai sensi della legge 1° aprile 2021, n. 46 (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando e del Ministro dell’economia e delle finanze Daniele Franco, ha approvato il decreto legislativo che istituisce l’assegno unico e universale.

Il decreto introduce un beneficio economico mensile ai nuclei familiari secondo la condizione economica del nucleo, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE).

L’assegno è riconosciuto ai nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico e decorre dal settimo mese di gravidanza. È inoltre riconosciuto a ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età, in presenza di una delle seguenti condizioni: il figlio maggiorenne a carico frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea o svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego o svolga il servizio civile universale.

Per circa la metà delle famiglie italiane (fino a 15.000 euro) è pari a 175 euro mensili per il primo e secondo figlio e 260 dal terzo in poi.

Sono previste maggiorazioni per ciascun figlio minorenne con disabilità, per ciascun figlio maggiorenne con disabilità fino al ventunesimo anno di età, per le madri di età inferiore a 21 anni, per i nuclei familiari con quattro o più figli.

L’assegno è riconosciuto senza limiti di età per ciascun figlio con disabilità.

La domanda per il riconoscimento dell'assegno è presentata a decorrere dal 1° gennaio. La presentazione della domanda avviene in modalità telematica all'INPS ovvero presso gli istituti di patronato.

Per i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza, l’assegno unico e universale è corrisposto d’ufficio congiuntamente con il Reddito di cittadinanza e secondo le modalità di erogazione di quest’ultimo, sottraendo la quota prevista per i figli minori.

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INFORMATIVE

Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023

Il Ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ha svolto un’informativa sul Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023, che fa seguito al precedente Piano relativo al triennio 2017-2020. Il Ministro ha evidenziato come l’azione di prevenzione e contrasto della violenza maschile sulle donne sia al centro dell’azione del Governo e la programmazione e attuazione di politiche efficaci e in grado di incidere su questo fenomeno costituisca una precisa linea di impegno, anche alla luce di quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul ratificata dall’Italia nel 2013.

Il Piano è il risultato del lavoro svolto dai Componenti della Cabina di Regia Nazionale (Amministrazioni centrali, Regioni e autonomie locali), dalle parti sociali e dalle principali realtà associative attive nel settore della prevenzione e contrasto della violenza di genere. Sul Piano è stato acquisito anche il parere positivo della Conferenza Unificata in data 3 novembre 2021.

L’obiettivo del “Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023” è quello di fornire risposte a bisogni molto particolareggiati, che attengono a molteplici aspetti connessi alle condizioni di violenza: la prevenzione, la protezione delle vittime, la persecuzione degli uomini che operano la violenza, la formazione e l’educazione di operatori e popolazione, l’informazione e la sensibilizzazione, la tutela delle donne migranti e vittime di discriminazioni multiple, l’autonomia lavorativa, economica e abitativa e la diffusione dei luoghi dedicati alle donne.

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DELIBERE DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza per intervento all’estero in conseguenza degli eccezionali eventi che hanno colpito la città di Freetown in Sierra Leone il 5 novembre 2021.

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DELIBERE A NORMA DEL TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, poiché sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata nei confronti dell’amministrazione locale, a norma dell’articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Bolognetta (Palermo) e il contestuale affidamento della gestione del Comune, per la durata di 18 mesi, a una commissione straordinaria.

Inoltre, su proposta dello stesso Ministro, poiché non risulta esaurita l’azione di recupero e risanamento del Comune, il Consiglio dei ministri ha deliberato la proroga, per un periodo di sei mesi, dello scioglimento del Consiglio comunale di Partinico (PA).

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

su proposta del Presidente Mario Draghi, sentito il presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL), la nomina di Mauro Nori a Segretario generale dello stesso CNEL;
su proposta del Presidente Mario Draghi, sentito il Consiglio di Presidenza della giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, la nomina dell’avvocato Vincenzo Martines a componente dello stesso Consiglio - Sezione consultiva;
su proposta del Ministro della difesa Lorenzo Guerini, il conferimento dell’incarico di Direttore generale per il personale militare al generale di Corpo d'armata del ruolo normale delle Armi di fanteria, cavalleria, artiglieria, genio, trasmissioni dell’Esercito Antonio Vittiglio.
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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Mariastella Gelmini, ha esaminato 12 leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha deliberato di impugnare la legge della Regione Veneto n. 27 del 21/09/2021 “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2021 in materia di governo del territorio, viabilità, lavori pubblici, appalti, trasporti e ambiente”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia paesaggistica, nonché di ordinamento penale e di contratti pubblici violano gli articoli 3, 9, 81 e 117, secondo comma, lettere e), l) e m) della Costituzione.

Inoltre, il Consiglio ha deliberato di non impugnare la legge della Regione Toscana n. 35 del 21/09/2021 “Requisiti per la partecipazione al bando di concorso per l’assegnazione di alloggi ERP. Condizioni per l’attribuzione dei punteggi. Modifiche agli allegati A e B della l.r. 2/2019”; la legge della Regione Basilicata n. 39 del 23/09/2021 “Norme per la prevenzione e la limitazione delle emissioni odorigene”; la legge della Regione Basilicata n. 40 del 23/09/2021 “Norme in materia di tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico”; la legge della Regione Veneto n. 29 del 28/09/2021 “Modifica della legge regionale 10 ottobre 1989, n. 40 “Disciplina della ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e termali”; la legge della Regione Toscana n. 36 del 01/10/2021 “Disposizioni urgenti per il rispetto degli obblighi derivanti dall’appartenenza alla Comunità europea e per la disciplina della fase di autorizzazione provvisoria allo scarico di acque reflue urbane nei corpi idrici superficiali. Modifiche alla l.r. 5/2016 e alla l.r. 20/2006”; la legge della Provincia autonoma di Trento n. 19 del 07/10/2021 “Integrazione dell’articolo 12 della legge provinciale 3 aprile 2007, n. 9 (Disposizioni in materia di bonifica e miglioramento fondiario, di ricomposizione fondiaria e conservazione dell’integrità dell’azienda agricola e modificazioni di leggi provinciali in materia di agricoltura) in materia di miglioramento fondiario”; la legge della Regione Basilicata n. 41 del 06/10/2021 “Interventi per la valorizzazione e il riutilizzo di beni ed aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”; la legge della Regione Basilicata n. 42 del 06/10/2021 “Istituzione dell’Osservatorio regionale sulla legalità e sulla criminalità organizzata di stampo mafioso”; la legge della Regione Basilicata n. 43 del 06/10/2021 “Ratifica della terza variazione al bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023, ai sensi del comma 2 bis dell’articolo 109 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per le famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27”; la legge della Regione Basilicata n. 44 del 06/10/2021 “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021-2023 dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata (A.R.P.A.B.)”; la legge della Regione Basilicata n. 45 del 06/10/2021 “Modifica alla legge regionale 22 febbraio 2005, n. 13 “Norme per la protezione dei boschi dagli incendi” come modificata dalla legge regionale 5 gennaio 2021, n. 2”.

Infine, il Consiglio ha deliberato:

- di rinunciare all’impugnativa totale delle seguenti leggi, in quanto la Regione siciliana e la Regione Basilicata, con successive leggi regionali, hanno apportato modifiche alle disposizioni oggetto di impugnativa che consentono di ritenere superate le censure di illegittimità rilevate: legge della Regione Siciliana n. 36 del 30/11/2020 recante: “Disposizioni urgenti in materia di personale e proroga di titoli edilizi. Disposizioni varie”; legge della Regione Basilicata n. 26 del 28/11/2019 recante: “Modifiche e integrazioni alla L.R. 30 aprile 2014 n. 7”;

- di rinunciare in modo parziale all’impugnativa della legge della Regione Lombardia n. 18 del 07/08/2020 “Assestamento al bilancio 2020 - 2022 con modifiche di leggi regionali” in quanto la Regione Lombardia ha apportato modifiche ad alcune disposizioni oggetto di impugnativa che consentono di ritenere parzialmente superate le censure di illegittimità rilevate.