Come anche da noi anticipato, si è tenuto nella serata di domenica 24 ottobre 2021 l’incontro UCSI “Da Taranto al futuro: ambiente, lavoro, comunicazione per il pianeta che speriamo”, a conclusione della 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani a Taranto. L’evento trasmesso sulla piattaforma Zoom, oggi è anche disponibile sul canale UcsiTV di YouTube e sulla pagina del sito UCSI.
Riportiamo l’articolo di Roberta Carlucci dell’UCSI con la sintesi degli interventi.
“L’incontro è stato introdotto dal conduttore della serata Luca Antonio Ciciriello, giornalista e socio UCSI Puglia. Poi, sono iniziati gli interventi, dopo un saluto della presidente UCSI Puglia Michela Di Trani e una breve rassegna stampa curata dal consigliere nazionale Andrea Cuminatto di UCSI Toscana.
Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, intervistato da Francesco Giuseppe Laureti di UCSI Friuli Venezia Giulia, ha spaziato su vari temi, dalle imprese sostenibili alla transizione ecologica, fino al concetto di generatività e all’impegno determinato e necessario dei giovani. Inoltre, Becchetti ha sottolineato quanto la comunicazione delle buone pratiche fatichi a emergere e dunque quanto sia necessario aiutarla a trovare spazio, rovesciando l’andamento attuale.
Padre Francesco Occhetta, gesuita e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, e Vincenzo Varagona, Presidente UCSI, sono stati intervistati da Giuseppe Milano dell’UCSI Puglia. Soprattutto in questa parte della serata sono emersi parecchi spunti di riflessione utili per la categoria dei giornalisti e dei comunicatori. Padre Occhetta ha riferito del noi vissuto a Taranto e della necessità di incanalare quell’energia, darle un metodo e trasformarla in cultura. Ma, per raccontare il pianeta che speriamo, ha ricordato con quanta attenzione occorre usare la parola, in quanto può distruggere o creare. L’importante è usarla con coraggio, provando anche a penetrare con un linguaggio laico lì dove il mondo cattolico solitamente non arriva, comunicando in modo inclusivo e per il bene di tutti.
Subito dopo, il presidente UCSI Vincenzo Varagona ha lanciato qualche idea per l’immediato futuro, come la raccolta sui territori delle voci dei delegati tornati da Taranto da parte di UCSI attraverso eventi on line e, per il futuro, la possibilità di esplorare nuove alleanze, nuovi linguaggi e nuovi modelli editoriali, sui quali l’associazione intende riflettere soprattutto insieme ai giovani.
A seguire, Alessandra Luna Navarro, giovane ricercatrice e assistant professor presso la Technische Universiteit di Delft (Paesi Bassi), partecipante e relatrice alle Settimane Sociali, ha esposto i contenuti del Manifesto dell’Alleanza presentato a Taranto, che evidenzia un’attenzione all’ambiente, alle comunità e ai territori tramite processi di alleanza generativa e transgenerazionale. Ha raccontato di un progetto messo in atto nel quartiere di Acquabella a Milano sullo stile di quel manifesto e ha ricordato come si può contribuire a questo e ad altri progetti, scrivendo a giovanitaranto2021@gmail.com . Alessandra ha ricordato la presentazione on line del manifesto prevista per il 26 novembre prossimo e ha inoltre invitato l’UCSI a contribuire alla comunicazione dei progetti che stanno nascendo, perché questo darebbe loro un grandissimo aiuto e una grandissima forza.
La chiusura è stata affidata alle parole di Mons. Filippo Santoro, intervistato da Fabio Massimo Mattoni dell’UCSI Umbria. L’arcivescovo di Taranto ha manifestato la sua gratitudine per quanto appena vissuto alle Settimane, ma ha dichiarato anche l’importanza di portare avanti le proposte fatte e i processi innescati, con particolare attenzione al manifesto lanciato dai giovani. Sollecitato dal conduttore, ha poi riferito che dai giornalisti UCSI si aspetta che sfondino il muro di omertà degli altri giornali laici, rimasti spesso indifferenti di fronte a quanto successo a Taranto. Si aspetta che parlino di problemi reali e di temi non solo cattolici ma anche laici, benché con un cuore diverso e un’ottica più comprensiva e più ampia. Ha, infine, ricordato che è proprio compito del giornalismo dare voce alle cose buone che accadono nelle nostre comunità e nella nostra vita.”
Come anche da noi anticipato, si è tenuto nella serata di domenica 24 ottobre 2021 l’incontro UCSI “Da Taranto al futuro: ambiente, lavoro, comunicazione per il pianeta che speriamo”, a conclusione della 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani a Taranto. L’evento trasmesso sulla piattaforma Zoom, oggi è anche disponibile sul canale UcsiTV di YouTube e sulla pagina del sito UCSI.
Riportiamo l’articolo di Roberta Carlucci dell’UCSI con la sintesi degli interventi.
“L’incontro è stato introdotto dal conduttore della serata Luca Antonio Ciciriello, giornalista e socio UCSI Puglia. Poi, sono iniziati gli interventi, dopo un saluto della presidente UCSI Puglia Michela Di Trani e una breve rassegna stampa curata dal consigliere nazionale Andrea Cuminatto di UCSI Toscana.
Leonardo Becchetti, economista e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, intervistato da Francesco Giuseppe Laureti di UCSI Friuli Venezia Giulia, ha spaziato su vari temi, dalle imprese sostenibili alla transizione ecologica, fino al concetto di generatività e all’impegno determinato e necessario dei giovani. Inoltre, Becchetti ha sottolineato quanto la comunicazione delle buone pratiche fatichi a emergere e dunque quanto sia necessario aiutarla a trovare spazio, rovesciando l’andamento attuale.
Padre Francesco Occhetta, gesuita e membro del Comitato Scientifico per le Settimane Sociali, e Vincenzo Varagona, Presidente UCSI, sono stati intervistati da Giuseppe Milano dell’UCSI Puglia. Soprattutto in questa parte della serata sono emersi parecchi spunti di riflessione utili per la categoria dei giornalisti e dei comunicatori. Padre Occhetta ha riferito del noi vissuto a Taranto e della necessità di incanalare quell’energia, darle un metodo e trasformarla in cultura. Ma, per raccontare il pianeta che speriamo, ha ricordato con quanta attenzione occorre usare la parola, in quanto può distruggere o creare. L’importante è usarla con coraggio, provando anche a penetrare con un linguaggio laico lì dove il mondo cattolico solitamente non arriva, comunicando in modo inclusivo e per il bene di tutti.
Subito dopo, il presidente UCSI Vincenzo Varagona ha lanciato qualche idea per l’immediato futuro, come la raccolta sui territori delle voci dei delegati tornati da Taranto da parte di UCSI attraverso eventi on line e, per il futuro, la possibilità di esplorare nuove alleanze, nuovi linguaggi e nuovi modelli editoriali, sui quali l’associazione intende riflettere soprattutto insieme ai giovani.
A seguire, Alessandra Luna Navarro, giovane ricercatrice e assistant professor presso la Technische Universiteit di Delft (Paesi Bassi), partecipante e relatrice alle Settimane Sociali, ha esposto i contenuti del Manifesto dell’Alleanza presentato a Taranto, che evidenzia un’attenzione all’ambiente, alle comunità e ai territori tramite processi di alleanza generativa e transgenerazionale. Ha raccontato di un progetto messo in atto nel quartiere di Acquabella a Milano sullo stile di quel manifesto e ha ricordato come si può contribuire a questo e ad altri progetti, scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Alessandra ha ricordato la presentazione on line del manifesto prevista per il 26 novembre prossimo e ha inoltre invitato l’UCSI a contribuire alla comunicazione dei progetti che stanno nascendo, perché questo darebbe loro un grandissimo aiuto e una grandissima forza.
La chiusura è stata affidata alle parole di Mons. Filippo Santoro, intervistato da Fabio Massimo Mattoni dell’UCSI Umbria. L’arcivescovo di Taranto ha manifestato la sua gratitudine per quanto appena vissuto alle Settimane, ma ha dichiarato anche l’importanza di portare avanti le proposte fatte e i processi innescati, con particolare attenzione al manifesto lanciato dai giovani. Sollecitato dal conduttore, ha poi riferito che dai giornalisti UCSI si aspetta che sfondino il muro di omertà degli altri giornali laici, rimasti spesso indifferenti di fronte a quanto successo a Taranto. Si aspetta che parlino di problemi reali e di temi non solo cattolici ma anche laici, benché con un cuore diverso e un’ottica più comprensiva e più ampia. Ha, infine, ricordato che è proprio compito del giornalismo dare voce alle cose buone che accadono nelle nostre comunità e nella nostra vita.”